Frigo: «Alla Vuelta ho sofferto ma in azzurro ho ritrovato serenità. Futuro? Mi vedo gregario»

Frigo
Marco Frigo in azione al Tour of the Alps, gara in cui il veneto ha conquistato una tapppa (credit: Massimo Fulgenzi/ SprintCyclingAgency).

Il giorno peggiore e il giorno migliore del 2025 di Marco Frigo risalgono entrambi alla Vuelta, una Vuelta in cui l’aspetto sportivo ha gradualmente ceduto il passo a manifestazioni e proteste indirizzate proprio contro la squadra in cui il veneto milita, la Israel-Premier Tech. Il giorno peggiore è stato il 27 agosto, quando durante la cronosquadre di Figueres alcuni manifestanti hanno bloccato la Israel nel pieno dello sforzo. «Ma due giorni dopo sono andato in fuga e sono finito secondo dietro ad Ayuso», racconta Frigo. «Lo scelgo come giorno migliore perché, considerato quello che era successo nella cronosquadre, lo sforzo mentale per ottenere quel risultato è stato tutt’altro che banale»...

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