Veneto Classic, Løland: «Ho lanciato lo sprint poi ho visto il cartello 300 metri, credevo di aver buttato la vittoria»

Løland ha vinto la Veneto Classic 2025 (PhotoCredits: SprintCyclingAgency)
Tempo di lettura: 2 minuti

Non è una sorpresa che alla Veneto Classic abbia vinto un corridore della Uno-X battendo uno della UAE e uno dell’Astana, anche perché era già capitato lo scorso anno. La sorpresa è stata nel vedere Sakarias Løland passare il traguardo per primo di una corsa così dura, lui che da professionista (cioè dal 2024) ha vinto solo il Ringerike GP, di categoria 1.2 e principalmente solo contro i suoi connazionali.

«Il piano era semplicemente riuscire ad avere un corridore o due nella fuga – ha detto Løland, classe 2001, a SpazioCiclismo I più quotati dovevano essere Fredrik (Dversnes, ndr) o Adne (Holter, ndr), o nel caso anche io. Siamo stati in grado di entrare nel tentativo di fuga più grosso, che si è mosso dopo un po’ di chilometri. Ero un po’ preoccupato che il gruppo potesse essere troppo grosso, ma dopo un po’ siamo riusciti ad avere un buon margine. A quel punto ho cercato di risparmiare un po’ di energie fino al finale, quando ho dato tutto».

Ha continuato: «Nel finale non ho guardato un corridore in particolare, sapevo che l’importante sarebbe stato avere la gamba giusta. Ho cercato di concentrarmi su me stesso, di andare il più forte possibile. Sapevo che avrei potuto attaccare in discesa, o eventualmente recuperare terreno, perché era tecnica, con anche il tratto di sterrato. Ho continuato a crederci fino in cima e sono riuscito a rientrare sugli altri all’inizio del tratto sterrato. A quel punto ho iniziato a credere di poter lottare per qualcosa di importante. Sapevo che l’ultimo strappo sarebbe stato uno sforzo di circa un minuto ed è qualcosa che mi riesce bene, quindi ero fiducioso. E a quel punto ho scommesso tutto su come sarebbe andato lo sprint».

Il segreto nella sua vittoria, forse, sta nell’aver accuratamente studiato l’ultimo chilometro. «Avevamo parlato dello sprint nel meeting di stamattina e ho guardato questa corsa in tv negli anni passati, quindi sapevo che se non fossi stato primo o secondo nell’ultima curva non avrei avuto chance di vincere. Il rettilineo finale era un po’ più lungo di quanto mi aspettassi, quando ho visto 300 metri ho pensato che forse avevo mandato tutto all’aria, ma sono riuscito a resistere».

Infine, Sakarias Løland ha ammesso senza troppi giri di parole di sapere perfettamente di aver vinto senza essere minimamente considerato tra i favoriti: «Credo che in pochi pensavano che avrei potuto vincere oggi. Non ho avuto una gran seconda parte di stagione, è da un po’ di mesi che non mi sento al massimo. Un giorno mi sento bene, un giorno no. Anche oggi non mi sentivo benissimo. Ma quando sei in fuga si può cercare di correre in modo più costante, e questo aiuta se non ti senti nella miglior forma. Ci ho creduto da quando siamo entrati in fuga, sapevo sarebbe stato difficile ma ci ho creduto fino alla fine».