La Ineos Grenadiers è finita sotto accusa dopo che il quotidiano The Times ha rivelato come il team abbia sottoposto i propri atleti, compresi alcuni minorenni, al controverso test con monossido di carbonio. L’episodio risalirebbe al ritiro di inizio stagione in Spagna, tra il 31 gennaio e il 1° febbraio presso l’Hotel Syncrosfera di Dénia, poco prima del divieto ufficiale dell’UCI entrato in vigore il 10 febbraio.
Sebbene le tempistiche rispettino le regole dell’epoca, The Times solleva dubbi sulle modalità: i test sarebbero stati condotti in una camera d’albergo senza supervisione medica, causando in alcuni corridori sintomi come nausea e difficoltà respiratorie.
La Ineos, che in passato aveva sempre negato l’utilizzo di questa pratica, ha dichiarato di averla impiegata esclusivamente come strumento diagnostico per misurare i livelli di emoglobina, e non per migliorare le prestazioni. Tuttavia, la rivelazione riaccende i riflettori su una pratica ora vietata per proteggere la salute degli atleti.












