Mancebo si ritira: 28 stagioni da pro’ e ciclista più anziano a vincere una corsa

Mancebo
Francisco Mancebo in una foto d'archivio
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Un’era è giunta al termine. Francisco Mancebo ha disputato ieri l’ultima corsa della sua lunga carriera professionistica, chiudendo simbolicamente il cerchio nell’ultima tappa del Tour de Kyushu con la maglia della Matrix Powertag. A quasi 50 anni, il ciclista spagnolo classe 1976 dice addio al ciclismo dopo 28 stagioni consecutive, in un viaggio iniziato nel lontano 1998 con la Banesto.

Il suo momento d’oro coincise con i primi anni Duemila, quando si impose come uno dei migliori scalatori del panorama internazionale. Nel 2000 fu miglior giovane del Tour de France, preludio a risultati di altissimo livello: nel 2004 salì sul podio della Vuelta (terzo) e l’anno seguente sfiorò il podio al Tour de France (quarto), vincendo anche una tappa alla Vuelta.

La sua carriera conobbe una svolta drammatica nel 2006, quando, passato alla AG2R Prévoyance, fu coinvolto nell’Operacion Puerto e di conseguenza escluso dal Tour de France. Un capitolo oscuro che però trovò seguito in un completo proscioglimento da qualsiasi accusa di doping, permettendogli di continuare a correre.

Dal 2007 iniziò per Mancebo un vero e proprio giro del mondo in bicicletta. Dopo un breve ritorno in Spagna con la Relax-Gam, imboccò una strada meno battuta, diventando un pilastro delle squadre Continental, soprattutto in America e Asia. Nelle ultime sette stagioni ha vestito la maglia della formazione giapponese Matrix Powertag, dimostrando una longevità atletica straordinaria.

La sua ultima vittoria, che gli è valsa il record di ciclista più anziano a vincere una corsa UCI, risale allo scorso gennaio, quando si impose in una tappa del Tour du Sahel.