Il Lombardia, Pogacar fa cinque e raggiunge Coppi. Evenepoel ancora secondo

Pogacar
Tadej Pogacar vince il quinto Lombardia consecutivo (Photo credits: Pool)
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Quinto Lombardia, decima Monumento in carriera, ventesimo successo stagionale, e un altro arrivo in solitaria e totale trionfo. Tadej Pogacar si prende Bergamo e la Classica delle Foglie Morte per il quinto anno consecutivo e si toglie anche la soddisfazione di raggiungere niente meno che Fausto Coppi.

Ancora seconda posizione per Remco Evenepoel, all’ultima corsa con la maglia della Soudal Quick-Step prima del passaggio alla Red Bull-Bora-hansgrohe. Il belga ci ha provato, ma sapeva bene che contro il Campione del Mondo e d’Europa sarebbe stato difficile se non impossibile. Quasi due minuti, addirittura, il ritardo al traguardo.

A 3’12” chiude un eccellente Michael Storer (Tudor Pro Cycling), di qualche decina di secondi avanti a Quinn Simmons (Lidl-Trek), ultimo reduce della fuga di giornata. Quinto, invece, Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) che ha regolato la volata degli inseguitori su Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling) e Paul Seixas (Decathlon-Ag2r La Mondiale). Poi Egan Bernal (Ineos-Grenadiers), Jay Vine (UAE Team Emirates) e Cian Uijtdebroeks (Visma|Lease a Bike).

Giornata come sempre accade molto complicata per gli italiani, con i primi dei nostri classificati quindicesimo e sedicesimo: rispettivamente Christian Scaroni (XDS-Astana) e Davide Piganzoli (Polti-VisitMalta).

16.43 (-5 km): Ultimi cinque chilometri, ancora in passerella. Evenepoel si è arreso.

16.38 (-10 km): Evenepoel ha leggermente recuperato in questo tratto di pianura, ma resta comunque lontano dal campione mondiale ed europeo.

16.31 (-15 km): Del Toro rientra su Simmons, ma sono 40 secondi dietro Evenepoel.

16.23 (-23 km): Pogacar continua a volare anche in discesa. Evenepoel è a 1’23”, poi Simmons a 1’36” e Del Toro a 1’44”.

16.15 (-30 km): Accelerazione di Remco Evenepoel per togliersi di ruota Storer e Del Toro. Intanto Pogacar continua a guadagnare.

16.12 (-32 km): Seixas non tiene la velocità di Remco Evenepoel che si conferma, ancora una volta, il primo degli umani. Remco ha ancora sulla sua ruota Storer e Del Toro, ma sono 1’10” dietro Pogacar.

16.06 (-34 km): Tadej Pogacar rientra su Quinn Simmons e lo stacca quando mancano ancora tre chilometri allo scollinamento del Passo di Ganda. Già più di un minuto guadagnato sul gruppetto Evenepoel.

16.00 (-36 km): Scontato, Tadej Pogacar parte e lascia tutti sul posto. Remco Evenepoel all’inseguimento con alla ruota anche Storer, Seixas e Del Toro che, ovviamente, non collaborerà.

15.58 (-37 km): Che ritmo di Jay Vine… Sta per lanciare Pogacar!

15.54 (-39 km): Ed eccoci sul Passo di Ganda con i suoi 9,3 km al 7,1%!

15.50 (-41 km): Continua il lavoro della UAE Team Emirates, che ha portato i big a 2’45” da un super Quinn Simmons!

15.44 (-47 km): Simmons ha corso finora solamente tre Monumento, portando a casa due ritiri (Fiandre e Roubaix 2021) e un 73° posto alla Milano-Sanremo 2021. Sono dunque quattro anni che lo statunitense non prendeva parte ad una grande classica. Sarebbe da chiedersi come mai…

15.39 (-52 km): La situazione. Simmons conduce con oltre due minuti sugli altri fuggitivi, che saranno presto ripresi, e con tre minuti netti sul gruppo dei big.

15.33 (-57 km): Dal gruppo dei big hanno perso contatto Hindley, Arensman e Healy che oggi avrebbero potuto quanto meno entrare nella top-ten finale.

15.27 (-63 km): Gran lavoro di Pavel Sivakov per ridurre il gap con Simmons. La salita di Zambla Alta sta facendo male a molti…

15.21 (-65 km): Che numero che sta facendo Simmons. Già un minuto di vantaggio sugli altri attaccanti, ma sopratutto quasi quattro minuti sul gruppo dei big. Dovranno fare presto Pogacar ed Evenepoel…

15.10 (-71 km): E attenzione perché il gruppo continua a perdere. Adesso i big si trovano a 3’14”.

15.04 (-76 km): Quinn Simmons continua a guadagnare su tutti gli avversari. Grande azione dello statunitense sul Passo della Crocetta.

14.57 (-79 km): Si sfalda la fuga con l’attacco di Quinn Simmons! Lo statunitense della Lidl-Trek va via e guadagna subito 20 secondi su Bilbao, Ganna, Vervaeke e Matthews. Poco più dietro Calzoni, Langellotti, Koerdt e Bais.

14.46 (-83 km): Attenzione! Caduta per Jai Hindley, una delle punte insieme a Primoz Roglic (e forse Giulio Pellizzari) della Red Bull-Bora-hansgrohe.

14.40 (-86 km): Ci siamo, fuggitivi e gruppo sono ai piedi del Passo della Crocetta, uno dei momenti decisivi di questo Lombardia. La salita misura 11,7 chilometri con una pendenza media del 5,8%.

14.32 (-92 km): Lucas Hamilton ripreso dal gruppo. Davanti restano in dieci: Pello Bilbao (Bahrain), Filippo Ganna, Victor Langellotti (Ineos-Grenadiers), Quinn Simmons (Lidl-Trek), Walter Calzoni (Q36.5), Louis Vervaeke (Soudal), Michael Matthews (Jayco), Bjorn Koerdt (Picnic), Mattia Bais (Polti-VisitMalta) e Bart Lemmen (Visma).

14.22 (-100 km): Quanti metri di dislivello sono in programma oggi? Ben 4.639, la cui prima metà è stata già affrontata.

14.14 (-107 km): Langellotti ha perso contatto sul Brebenno dagli attaccanti, ma in discesa sta provando a rientrare. Attenzione però, perché il gruppo dei big si è avvicinato pericolosamente a 1’39” dai fuggitivi.

14.06 (-112 km): Terzo Gran Premio della Montagna di giornata, quello di Brebenno (6,9 km al 4,9%). Filippo Ganna è il primo ad attaccare le rampe della salita.

13.59 (-115 km): Oggi Rafal Majka è all’ultima gara della sua carriera da professionista. In mixed-zone, Tadej Pogacar ha omaggiato il suo compagno di squadra con queste parole. CLICCA QUI.

13.50 (-123 km): Ripreso anche Guernalec, mentre si segnala il ritiro di Stefano Oldani. Sicuramente il percorso di giornata non si adattava al corridore della Cofidis.

13.40 (-132 km): Ripreso Hellemose. Il gruppo si mantiene a 2’06” dai dodici attaccanti rimasti. Guernalec deve rimontare 20 secondi al resto dei fuggitivi.

13.32 (-136 km): Asbjorn Hellemose (Jayco) e Thibault Guernalec (Arkea) in difficoltà nel gruppo dei fuggitivi. I due si staccano, ma possono rientrare in discesa se non perderanno troppo terreno.

13.26 (-138 km): Buon ritmo di Domen Novak in gruppo per Tadej Pogacar.

13.19 (-140 km): Mentre siamo sulla salita della Roncola, riprendiamoci le parole di Christian Scaroni questa mattina in mixed-zone. CLICCA QUI.

13.13 (-142 km): Ed eccoci sulla Roncola! Ben 7,5 chilometri al 7,4% di pendenza media che taglieranno le gambe a tanti corridori del gruppo.

13.05 (-149 km): Ricordiamo i nomi degli attaccanti che stanno animando la 119ª edizione della Classica delle Foglie Morte. Gal Glivar (Alpecin-Deceuninck), Thibault Guernalec (Arkèa), Pello Bilbao (Bahrain), Filippo Ganna, Lucas Hamilton, Victor Langellotti (Ineos-Grenadiers), Quinn Simmons (Lidl-Trek), Walter Calzoni (Q36.5), Louis Vervaeke (Soudal), Asbjorn Hellemose, Michael Matthews (Jayco), Bjorn Koerdt (Picnic), Mattia Bais (Polti-VisitMalta) e Bart Lemmen (Visma).

12.54 (-157 km): La media oraria è piuttosto bassa, “solo” 44,8 km/h fino a questo momento.

12.48 (-160 km): Secondo Gran Premio della Montagna di giornata! Siamo sul dentino del San Gottardo (2,7 km al 6,5%)

12.40 (-168 km): Giornata no per Tom Pidcock, costretto nuovamente a fermarsi stavolta per un problema meccanico.

12.32 (-174 km): Ultima corsa da professionista per Salvatore Puccio, che abbiamo sentito ieri alla vigilia del Lombardia. CLICCA QUI.

12.22 (-182 km): Prima Monumento per Victor Langellotti, che è anche in fuga, all’età di 30 anni. La Ineos-Grenadiers ha creduto nelle doti del corridore monegasco.

12.14 (-190 km): Sale a “soli” 2’11” il vantaggio dei fuggitivi. La UAE Team Emirates non non vuole lasciare troppo spazio agli attaccanti.

12.07 (-196 km): Caduta in discesa per Tom Pidcock. Questa proprio non ci voleva… Il britannico, tuttavia, torna in sella alla sua bicicletta e non sembra particolarmente dolorante.

12.04 (-198 km): Il parere di Damiano Caruso su questa edizione della corsa? Scopriamo le sue parole, CLICCA QUI.

11.54 (-201 km): Siamo sulla salita che porta alla Madonna del Ghisallo, ma tanto la fuga quanto il gruppo hanno approcciato le dure pendenze con relativa calma.

11.46 (-208 km): Ripresi i contrattaccanti. Saranno i quattordici in fuga contro il gruppo ad animare questa edizione del Lombardia.

11.40 (-213 km): Questa mattina al via abbiamo avuto modo di parlare con Davide Bramati, diesse della Soudal Quick-Step. Con il tecnico siamo andati ad analizzare l’ultimo Lombardia di Evenepoel con la sua squadra. CLICCA QUI.

11.34 (-217 km): I quattordici all’attacco hanno 54 secondi su un gruppo di inseguitori formato da Taminiaux, De Marchi e Leknessund. Il gruppo principale è invece a 1’34”.

11.28 (-225 km): No… Caduta in gruppo! Rimasto coinvolto tra gli altri lo statunitense Sepp Kuss.

11.22 (-227 km): Prova a formarsi la fuga di giornata con l’attacco di Glivar, Guernalec, Bilbao, Ganna, Hamilton, Langellotti, Simmons, Calzoni, Vervaeke, Hellemose, Matthews, Koerdt, Bais e Lemmen…

11.16 (-231 km): Con la partenza di oggi, Michal Kwiatkowski sale a 37 Monumento corse in carriera, dietro di lui c’è Diego Ulissi con 36.

11.10: Con i suoi 19 anni e 17 giorni, Paul Seixas (Decathlon-Ag2r La Mondiale), è il più giovane corridore al via della corsa. Fa sorridere il fatto che è anche uno dei favoriti per la vittoria…

11.05: Partiti! È ufficialmente iniziato il Lombardia 2025!

10.50: Ben 46 di 167 corridori oggi fanno il loro debutto in questa Monumento di fine stagione.

10.40: Ecco che i corridori salutano il pubblico e si dirigono verso il chilometro zero, dove partirà ufficialmente la corsa.

10.30: Ricordiamo un po’ di orari. Alle 10.40 i corridori si muoveranno verso il chilometro zero, mentre alle 10.55 dovrebbe esserci il via ufficiale di questa 119ª edizione del Lombardia!

Amici e lettori di Bicisport e del grande ciclismo, bentrovati per la quinta e ultima classica monumento dell’anno: Il Lombardia! I chilometri che il gruppo dovrà coprire saranno 241, con almeno sei ascese degne di nota: Madonna del Ghisallo, Roncola, Berbenno, Passo della Crocetta, Zambla Alta e Passo di Ganda. Sarà una questione tra scalatori…

Il Lombardia: percorso

Partenza da Como in direzione Cantù. Si scala il Ghisallo come prima asperità, ma dal versante Asso per scendere su Bellagio e raggiungere Lecco lungo la riva del Lago di Como. Entrati in provincia di Bergamo inizia la serie di asperità che porta all’arrivo caratterizzata da un continuo succedersi di salite e discese quasi senza tratti pianeggianti tra una e l’altra. Si scala per prima la Roncola (Valico di Valpiana, pendenze fino al 17%).

Seguono le salite di Berbenno, Dossena, Zambla Alta e Passo di Ganda che portano il dislivello complessivo sopra i 4400 m. Da Ganda si arriva a Selvino dove inizia la classica lunga discesa ritmata da 19 tornanti. Ci sono quindi 9 km di avvicinamento alla città (gli unici pianeggianti di tutto il finale) e il classico passaggio della Città Alta fino all’arrivo.

Le città della Monumento

COMO

Elegante e vivace, la città di Como si affaccia sull’estremità sud-occidentale del lago omonimo ed è circondata da verdi colline che creano uno panorama naturale senza pari. Grandi ville, palazzi e chiese mettono in risalto lo splendore della città, mentre vicoli intriganti e piazze colorate ne mostrano il fascino. Como, anche conosciuta come la città della seta, è il massimo centro produttivo in Italia. Era il 1400 quando Ludovico Sforza, duca di Milano, decise di piantare alberi di gelso intorno al lago di Como per nutrire i bachi da seta.

Il gioiello architettonico di Como è il suo Duomo, la cattedrale di Santa Maria Assunta, che fu iniziato nel 1396 e costruito nel corso di ben quattro secoli mescolando sapientemente lo stile gotico, rinascimentale e barocco.

Como è famosa anche per le sue ville affacciate sul lago e i giardini, che hanno fatto della città uno dei principali centri del turismo del Nord Italia, ospitando anche grandi nomi del jet set italiano e internazionale.

Una su tutte è la romantica Villa Olmo, un edificio neoclassico che risale al 1780, oggi sede prestigiosa per conferenze, eventi e mostre d’arte.

BERGAMO

Bergamo è una piccola città lombarda ricca di storia e caratterizzata dalle splendide architetture e dai diversi livelli di altezza su cui è collocata. Infatti, Bergamo è divisa in due parti: la Città Alta, che è circondata da mura veneziane, è magnificamente conservata con belle strade in pietra e magnifici edifici medievali; e la Città Bassa, la zona moderna di Bergamo. Le due parti della città sono collegate da una funicolare.

L’attrazione più incantevole sono le mura veneziane, costruite nel XVI secolo dalla Repubblica di Venezia, quando Bergamo apparteneva a quello Stato, allo scopo di proteggere la città dalla Repubblica di Milano e dalla Francia durante il declino della Repubblica veneziana, quando stava perdendo il suo monopolio sul commercio marittimo. Oggi le mura sono un simbolo della ricca e orgogliosa storia di Bergamo e racchiudono una città da scoprire.