È di pochi minuti fa la notizia ufficiale: Elia Viviani si ritira dal ciclismo professionistico. Le sue ultime apparizioni renderanno omaggio alle due discipline che lo hanno elevato al grande corridore che è: la strada, con il Giro del Veneto (15 ottobre), e la pista, con i Mondiali a Santiago del Cile (dal 22 al 26 ottobre).
Su strada, Viviani ha ottenuto ben 90 vittorie: cinque tappe al Giro d’Italia, tre alla Vuelta di Spagna e una al Tour de France. Successi che lo collocano tra i grandi del ciclismo moderno.
Nel comunicato diffuso dalla squadra, Elia ha detto: «Ho iniziato questa stagione finale con la voglia di dimostrare qualcosa. Volevo essere io a decidere quando fermarmi, anche se in molti mi hanno chiesto negli ultimi mesi se fossi pronto a ritirarmi. La fusione della mia squadra, la Lotto, con un’altra mi ha convinto che questo sarebbe stato il mio ultimo anno. So di essere ancora a un buon livello, ed è per questo che voglio concludere ai Mondiali, magari inseguendo anche quella maglia iridata. Sai che è il momento di mollare quando non sei più competitivo come prima, o quando tutto deve essere perfetto solo per tenere il passo, quando una volta ti veniva naturale».
Una decisione difficile, ma che Viviani prende con molta serenità. «Lo rifarei, al 100%. Sono incredibilmente felice di ciò che ho raggiunto. Il ciclismo mi ha insegnato a vivere, mi ha formato come atleta e come persona. Ho visto il mondo grazie a questo sport. Mi ha dato gioia, disciplina e uno scopo. È sempre stato parte di me».












