Israel-Premier Tech: Adams fa un passo indietro e il team abbandona l’identità israeliana

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La Israel-Premier Tech cambierà nome e identità (foto: Israel-Premier Tech).
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Con un comunicato ufficiale, la Israel-Premier Tech ha annunciato una vera e propria rivoluzione interna, conseguenza delle manifestazioni e delle proteste della Vuelta e delle ultime settimane. La squadra è pronta infatti a un rebranding, e si allontanerà dalla sua identità israeiliana; Sylvan Adams, il proprietario, ha deciso di fare un passo indietro e non parlerà più a nome del team.

Questo il comunicato: «Undici anni fa, il team Cycling Academy è stato fondato con l’obiettivo di coltivare giovani talenti provenienti da paesi non tradizionalmente ciclistici, tra cui Israele, offrendo agli aspiranti ciclisti un percorso verso il ciclismo professionistico. Negli ultimi 11 anni, il team, che quattro anni fa si è evoluto in Israel-Premier Tech, ha vissuto gli alti e bassi tipici dello sport professionistico, passando dalla pura gioia di vedere i nostri corridori vincere tappe del Tour de France alla sfida della retrocessione e alla rimonta nel WorldTour. È, ed è sempre stato, un progetto sportivo».

«Il team è orgoglioso dei suoi successi su strada, ma ancora di più della cultura che ha costruito al suo interno. Questa cultura è stata la base che ha permesso al team di superare le sfide degli ultimi mesi, sostenendo fermamente i nostri corridori e lo staff durante un periodo davvero difficile. Durante questo periodo, i proprietari e la dirigenza del team hanno riconosciuto la necessità di un cambiamento».

«Con risoluto impegno nei confronti dei nostri corridori, dello staff e dei nostri stimati partner, abbiamo deciso di rinominare e rinnovare il marchio della squadra, allontanandoci dall’attuale identità israeliana. Nello sport il progresso spesso richiede sacrificio, e questo passo è essenziale per garantire un futuro alla squadra. Guardando alla stagione 2026, Sylvan Adams ha scelto di fare un passo indietro dal suo impegno quotidiano e non parlerà più a nome della squadra, concentrandosi invece sul suo ruolo di Presidente del Congresso Ebraico Mondiale».

«Sebbene ci attenda un nuovo capitolo, che sarà svelato presto, la squadra rimarrà fedele alla sua promessa fondante: far crescere i talenti del ciclismo da tutto il mondo. Ai nostri tifosi: grazie per il vostro incrollabile supporto nel corso degli anni, e soprattutto in queste ultime settimane. Non vediamo l’ora di continuare questo viaggio insieme».