
Jonas Vingegaard ha scelto di partecipare alla prova in linea degli Europei piuttosto che ai Mondiali che si sono svolti in Ruanda. La scelta, tuttavia, lascia ancora perplesso Jan Bakelants.
Nella rubrica che tiene periodicamente su Het Laatste Nieuws, l’ex corridore ha detto che «è molto strano». Successivamente Bakelants ha meglio argomentato dicendo: «La sua partecipazione agli Europei è incredibilmente affascinante, ma non riesco a capirci niente. In Ruanda, forse aveva l’occasione della vita di vincere almeno una medaglia ai Campionati del Mondo. Jonas gestisce bene l’altitudine e il caldo e ha una squadra che può supportarlo alla perfezione. Su un percorso estenuante con una salita decisiva su misura per le sue esigenze, avrebbe potuto essere uno dei pochi in grado di tenere testa a Pogacar senza spendere una fortuna. Ma… ha scelto di non farlo. Solo per poi, una settimana dopo, presentarsi ai Campionati Europei, ancora alla ricerca della sua identità, di un posto adeguato nel calendario e del prestigio che ne consegue. Molto strano».
Nonostante il calibro che contraddistingue Jonas Vingegaard, è bene ricordare che questa degli Europei è la sua prima partecipazione in assoluto in un campionato internazionale. Il danese, nella conferenza stampa che ha preceduto la corsa in linea continentale, ha spiegato che fa parte di un ritorno alle corse da un giorno.
«È una buona opportunità per tornare a correre una corsa di un giorno – ha risposto Vingegaard alla domanda posta da Sporza – Un Campionato Europeo o un Campionato del Mondo si adattano semplicemente meglio al mio programma rispetto alla Liegi-Bastogne-Liegi, perché in quel momento sono già concentrato sulla preparazione per il Tour de France».
Il suo preparatore Mathieu Heijboer, infatti, ha detto a Het Nieuwsblad che «se domenica le cose andranno bene, questo diventerà un fattore determinante. Forse non immediatamente per la prossima stagione, ma sicuramente in futuro».










