Non appena Filippo Conca ha tagliato in prima posizione il traguardo della prova in linea del campionato italiano, gli appassionati si sono letteralmente spaccati in due fazioni. Da una parte, chi ha intonato il de profundis al nostro ciclismo: d'altronde che futuro può avere un movimento il cui corridore più rappresentativo non è nemmeno un professionista? Dall'altra, invece, chi ha voluto vedere nel trionfo dello Swatt Club la rinascita del nostro pedale. E se invece la vittoria tricolore del pur ottimo Conca non significasse niente di eclatante?...
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