Vuelta 2026, l’arrivo di Madrid minacciato dal nuovo Gran Premio di Formula 1

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Kaden Groves, Jay Vine, Primoz Roglic e Mattias Skjelmose alla Vuelta 2024 (foto: UniPublic/SportCyclingAgency)
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La Vuelta 2026 potrebbe vivere una svolta storica, con il tradizionale arrivo madrileno minacciato dalla concomitanza con il Gran Premio di Formula 1, in programma lo stesso weekend nella capitale spagnola. L’annuncio ufficiale del circuito cittadino di “Madring“, che ospiterà la gara di F1 dall’11 al 13 settembre, getta ombre sulla possibilità di organizzare contemporaneamente la tappa finale della corsa ciclistica, solitamente fissata per la seconda domenica di settembre.

Il tracciato di F1, lungo 5,47 km e situato attorno al complesso IFEMA, vicino all’aeroporto Adolfo Suárez Madrid-Barajas, richiederà chiusure stradali massicce e un imponente dispiegamento di sicurezza, con previsioni di oltre 140.000 spettatori al giorno. Anche la Vuelta, che tradizionalmente conclude la sua corsa con un circuito urbano nel cuore di Madrid, necessita di blocchi viari e un’organizzazione complessa. La coesistenza dei due eventi appare quasi impossibile, sia per questioni di viabilità che di sicurezza.

Proprio per evitare questo scontro, da settimane circolano indiscrezioni su un arrivo della Vuelta 2026 alle Isole Canarie, ipotesi che guadagna sempre più credito. Sebbene gli organizzatori di Unipublic abbiano ammesso che si tratta di una «sfida logistica non indifferente», non hanno smentito del tutto la possibilità.