
Remco Evenepoel non ha molto di cui lamentarsi dell’Amstel Gold Race, la sua seconda corsa della stagione. Terzo al traguardo dopo Skjelmose, dopo Pogacar e soprattutto dopo molti mesi lontano dalle competizioni.
Tuttavia, Evenepoel – giustamente convinto di avere un’ottima forma – pensa che non fosse stato per una caduta causata da Jonathan Narvaez a cento chilometri dall’arrivo probabilmente avrebbe anche vinto.
«Stavo bene, ma ho perso molte forze nell’inseguire dopo la caduta. Narváez è caduto davanti a me: sono quasi riuscito a rimanere in piedi, ma la sua bici è rimbalzata contro la mia e sono finito a terra», ha detto ai giornalisti dopo la corsa.
«Forse sono stato il più forte in gara, ma non lo sapremo mai – ha concluso Evenepoel – Ho dato il massimo nello sprint ma sono partito presto e avevamo vento contrario. E poi avevo speso molte energie per inseguire Pogacar. Mi sentivo il più forte in salita, ma le volate sono sempre diverse. Ho lavorato molto per arrivare qui, quindi non ho nulla di cui lamentarmi. Peccato solo per la caduta».











