Sotto la pioggia battente di Zurigo, Lorenzo Mark Finn ha riportato l’Italia sul gradino più alto del podio dei mondiali juniores 17 anni dopo il trionfo di Diego Ulissi ad Aguascalientes. Il ligure ha piazzato due grandi attacchi, il primo ai -60 e il secondo ai -20, ed è arrivato al traguardo in solitaria. Dopo la gara, il 17enne faceva ancora fatica a realizzare quanto successo.
«Ancora non riesco a realizzare, mi sembra un sogno» ha detto Finn, come riportato da Wielerflits. «Probabilmente non avevo mai avuto gambe così buone. Quando ho attaccato la prima volta ho pensato che potesse essere troppo presto, ma poi sono arrivati Philipsen e gli altri e ho cominciato a crederci. Poi si è trattato semplicemente di dare il massimo sulla salita: purtroppo Philispen è caduto dietro di me, spero che stia bene. Quando ho attaccato di nuovo, ho capito subito che nessuno mi avrebbe ripreso. Di solito la pioggia a me non piace, preferisco il sole e 35 gradi. Ma oggi è stato tutto perfetto cosi. Adesso voglio semplicemente godermi il momento, poi nei prossimi due anni correrò con gli Under 23 e vediamo cosa verrà fuori».












