Pogacar sul futuro sloveno: «Difficile superare i nostri successi, ma il movimento è in crescita»

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Tadej Pogacar in azione ai Campionati Europei di Trento
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Ieri si è svolta cerimonia di assegnazione per il premio di miglior corridore sloveno dell’anno. A vincere il riconoscimento è stato Tadej Pogacar, il quale ha battuto la concorrenza di Primoz Roglic e Matej Mohoric. Durante premiazione il corridore della UAE Team Emirates ha analizzato come si è sviluppato negli ultimi anni questo sport nel suo paese: «La mia opinione personale è che molti di noi meritano questo premio, ma non è possibile darlo a tutti. Sono d’accordo con quanto affermato da Jan Polanc (suo ex compagno, ndr), quando abbiamo rivisto la sua vittoria di tappa sull’Etna al Giro del 2017. Lui ha detto che all’epoca era stato un grande successo per lui e tutto il nostro paese. Mentre oggi sarebbe solo una delle tante vittorie in corse importanti di corridore sloveno».

Il vincitore degli ultimi tre Lombardia ha poi continuato dicendo: «Penso che noi sloveni possiamo essere solo orgogliosi di dove siamo riusciti ad arrivare. Siamo in un momento dove otteniamo i migliori risultati in tutte le principali gare del Mondo. Vinciamo ovunque e su qualunque terreno, non solo su strada, ma anche a Grevlo, in mountain bike e sulle piste. Penso che possiamo essere tutti molto felici di questo momento».

Pogacar è molto fiducioso per il futuro e ritiene che il movimento ciclistico sloveno possa solo andare in crescendo: «Penso che abbiamo abbastanza giovani speranze e che non dobbiamo temere per il futuro. Anche se sarà difficile superare i nostri successi. Nel ciclismo la carriera dura dai dieci ai quindici anni, stanno arrivando nuove generazioni e se trasmettiamo le nostre conoscenze ed esperienze, penso che la storia slovena potrà continuare quando i corridori delle categorie giovanili avanzeranno per diventare professionisti».

Il classe ’98 ha sempre visto le corse con la Nazionale della stessa importanza, se non superiore, di quelle con il club. Indossare la maglia slovena, per lui, è sempre stata un onore e un impegno da rispettare: «Sono molto orgoglioso e felice di poter partecipare ai Campionati del Mondo e ai Giochi Olimpici, occasionalmente anche ai Campionati Europei. Cerco sempre di dare il massimo. Quest’anno è coinciso con una medaglia e sono davvero molto felice di questo bronzo. Ma punto all’oro in futuro».