Museeuw su Van Aert: «Lavora troppo per gli altri, Van der Poel ha uno spirito più assassino»

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Johan Museeuw, alla partenza della 14ª tappa del Tour de France 2023
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Johan Museeuw, riconoscendo la potenza di Van Aert, ha delle critiche da fargli quando si parla delle corse che disputa. «Nelle monumento Wout è sempre vicino alla vittoria, ma non abbastanza. Ha già ottenuto buoni piazzamenti, ma ogni anno che perdi è un anno di troppo. Ad esempio, Peter Sagan si è ritirato quest’anno, ma in realtà era un corridore che avrebbe dovuto vincere qualche volta il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix, e la Milano-Sanremo».

E poi, come Adrie Van der Poel, nemmeno Museeuw riesce a non citare la Gent-Wevelgem “regalata” a Christophe Laporte. «Forse a Van Aert manca lo spirito omicida per vincere una gara. Insomma, non si regala una gara come la Gent-Wevelgem. Non è una critica ed evidenzia la sua gentilezza nel farlo, ma alla fine della carriera la cosa più importante è quanto hai vinto e non ciò che hai dato via. E poi Van Aert è disposto a lavorare tanto per un altro corridore, come al Tour. Van der Poel non lavora per gli altri corridori per tre settimane: a volte fa da apripista per Jasper Philipsen, ma questo è tutto. E’ più… assassino».

Fare un collegamento con la presenza di Van Aert al via del Tour per fare classifica viene naturale. Secondo Museeuw, il belga dovrebbe concentrarsi su ciò che gli viene meglio (le gare da un giorno), piuttosto che far girare tutta la stagione intorno a un obiettivo che essenzialmente ha poche possibilità di portare a termine (un grande Giro, sia esso Tour o Giro).

«Devi concentrarti su ciò in cui sei bravo. Van Aert è bravo nelle gare di un giorno: ecco dove dovrebbe essere la sua attenzione. Ovviamente può fare bene al Tour de France e arrivare nella top 10 in un grande Giro, ma che senso ha? È chiaro che non può vincere una gara come il Tour. Non credo che possa vincere nemmeno il Giro e non adatterei il mio programma per un Giro in cui avrei il 50% di possibilità di vincere, soprattutto quando ho il 95% di possibilità di vincere in altre gare come le classiche».