Yvon Madiot sul 2023 della FDJ: «Manca una grande vittoria, ma la strada è quella giusta»

Madouas
Valentin Madouas sul Paterberg al Giro delle Fiandre 2022, concluso sul podio in terza posizione (foto: Tim de Waele/Getty Images)
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«Un voto alla stagione? Direi 6.5, con l’incoraggiamento della giuria», questo è il voto che Yvon Madiot, direttore sportivo della Groupama-FDJ, da alla sua squadra per la stagione 2023. Il 61enne francese ha poi continuato dicendo: «Siamo nella metà alta della classifica a squadre dell’UCI e per un momento dell’anno siamo stati anche la quinta forza della classifica. Ci mancano però almeno una vittoria in una Classica di primavera e una vittoria di tappa in un Grande Giro».

Il team francese è in pieno cambio generazionale. Thibout Pinot ha appeso la bici al chiodo dopo il Lombardia, mentre Arnaud Démare ha rescisso il contratto con qualche mese d’anticipo per passare all’Arkéa-Samsic. Al contempo i giovani talenti Lenny Martinez e Romain Gregoire hanno mostrato qual è il futuro della compagine transalpina.

Madiot sa di avere tanto talento in squadra, ma ritiene che sia ora di vincere corse di maggior prestigio per dimostrare il vero valore del team: «Parlando con gli altri componenti dello staff siamo tutti d’accordo che non è stata una stagione eccezionale. Però abbiamo notato che siamo diventati molto costanti e che le annate catastrofiche non ci capitano più. Siamo anche coscienti che ci sono 3/4 squadre che hanno risorse enormi e con le quali è dura confrontarsi. Il nostro obiettivo però è quello di riuscire a battere queste squadre. Ovviamente non siamo ancora pronti, ma lo saremo. Nel 2024 magari non potremo combattere per la vittoria di una corsa di tre settimane, ma saremo sicuramente in grado di lottare per le vittorie di tappa, che ormai ci sfuggono da troppo tempo». Un successo in grande Giro manca alla FDJ dalla vittoria di Arnaud Demare nella Sanremo-Cuneo, 13ª tappa del Giro d’Italia 2022.

Il manager francese però vuole vedere il bicchiere mezzo pieno della stagione appena conclusa: «Vero che non abbiamo vinto corse di primissimo piano, però siamo sempre stati protagonisti tutte le gare e questa costanza dei nostri ragazzi è importante per noi. Ad esempio, nelle classiche Stefan Küng e Valentin Madouas ci sono sempre stati. La concorrenza però è fortissima ed è difficile imporsi, ma loro non sono lontani dal riuscire a conquistare una grande vittoria. Al Giro Pinot è andato oltre le aspettative e abbiamo vestito anche la maglia rosa con Bruno Armirail. Siamo andati forti anche alla Vuelta con i nostri giovani, Lenny Martinez e Romain Gregoire si sono messi molto bene in mostra sulle strade spagnole. Al Tour, invece, non abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, ma non è stato un disastro. Il nono posto finale con David Gaudu è un risultato che farebbe felici molte altre squadre WorldTour».

Il 2023 si chiude quindi con 19 vittorie, di cui 16 in patria e solo 2 in corse WorldTour (ossia la 1ª tappa del Tour de Swisse con Kung e la Bretagne Classic-Ouest-France con Madouas). «Il numero in assoluto è sotto le nostre aspettative, ma dobbiamo anche renderci conto del fatto che quattro squadre hanno vinto praticamente più della metà delle corse. Noi abbiamo anche conquistato anche quasi 30 secondi posti di cui tener conto. In alcune occasioni abbiamo trovato corridori più forti, in altre non siamo stati abbastanza pronti nel cogliere il momento giusto. Ma i bilanci delle stagioni non dipendono da quante corse vinci, ma da quali vinci. Noi dobbiamo continuare a crescere, come stiamo facendo, senza appellarci alla fortuna. Penso che Küng, Gaudu e Madouas non siano lontani dalla grande vittoria».

Madiot ha poi concluso dicendo: «Il periodo di transizione è già alle nostre spalle. Thibaut, dopo il Lombardia, ha parlato con i più giovani e ha detto di loro di prendersi cura della squadra. È stato un bellissimo passaggio di consegne e crediamo fermamente che i suoi successori saranno in grado renderlo orgoglioso. A eccezione di Michael Storer, Arnaud Démare e Jake Stewart, nel 2024 saranno in squadra tutti i corridori che hanno conquistato almeno una vittoria 2023. Siamo su un percorso di crescita, la strada è in salita, ma siamo sicuri che non sia la strada sbagliata».