Il grido di allarme di Bourlart (Intermarché): «Il modello economico del ciclismo non è sostenibile»

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I corridori della Intermarché-Circus-Wanty al Tour de France 2023 (foto: A.S.O./Lopez)
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Il modello WorldTour del ciclismo sta creando non pochi problemi alle squadre. Dal colosso Jumbo-Visma a una squadra storica come la Soudal-QuickStep, ma anche la più giovane Intermarché-Circus-Wanty entrata nel circuito solo negli ultimi anni. La formazione belga ha pagato un po’ in ritardo gli stipendi durante la stagione e, anche se ora sembra tutto risolto, perderà lo sponsor Circus.

Una situazione che preoccupa il general manager Jean-François Bourlart che spinge a rivisitare l’attuale modello economico. «Non so cosa è successo nei dettagli, ma non è divertente quanto accaduto alla QuickStep. Dimostra che c’è un problema nel sistema: forse ci stancheremo di ricevere soldi solo dagli sponsor, perché non abbiamo altre entrate. Non ci sono diritti TV, non ci sono trasferimenti, ingressi negli stadi o abbonamenti.

«Non è facile neppure trovare grandi sponsor che possano apparire nel nome della squadra. Per esempio noi non abbiamo ancora sostituito Circus. Ci piacerebbe avere qualche milione in più per essere più competitivi nei grandi Giri e nelle classiche, ma al momento per noi è impossibile».