
Con il terzo posto di oggi Wout van Aert mette in bacheca il primo podio Europeo a cronometro. Il fuoriclasse della Jumbo-Visma aveva già vinto il bronzo in linea nel 2018. Nel post gara, però, van Aert vuole come prima cosa dedicare un pensiero all’amico Nathan Van Hooydonck, che è stato dimesso dall’ospedale, ma che sarà costretto a interrompere la carriera agonistica.
«È una notizia molto triste quella del ritiro di Nathan. Anche se “triste” è il secondo pensiero che mi viene riguardo a lui. Il primo è di felicità perché lui sta bene ed è ancora qui con noi. La sua vita è stata appesa a un filo. Ora siamo molto grati che sia riuscito a superare il pericolo, ma è un duro colpo per lui non poter più proseguire con la sua passione», ha detto Wout ai microfoni di Sporza.
Il 29enne belga ha poi continuato dicendo: «Sto perdendo il mio miglior compagno di squadra. È difficile per me. Ha già avuto così tante battute d’arresto. È davvero ingiusto tutto quello che gli sta accadendo».
In un secondo momento van Aert ha risposto anche alle domande sulla gara e sul suo 3° posto: «Non credo che avrei potuto fare di più. Ho iniziato molto veloce e questo era necessario sul percorso di oggi. Sapevo quanto dovevo andare veloce per stare al passo con gli altri. Nel primo intermedio, infatti, eravamo tutti ravvicinati. Però era negli ultimi 11 chilometri, che erano tutti in rettilineo, che si sarebbe fatta la differenza. Ma io non avevo le gambe e non ci sono riuscito. Questo tracciato non mente e non voglio trovare scuse».
Van Aert parla anche delle sensazioni per la prova in linea di domenica: «Sto piano piano tornando in forma, ma non sono ancora al massimo. Normalmente l’ultima parte di una cronometro è il mio punto forte, ma oggi non è stato così. Questo può voler dire qualcosa, ma ho ancora qualche giorno a disposizione per migliorare la gamba. La motivazione c’è e abbiamo una squadra forte. Quindi bisogna crederci. Se poi ritrovassi anche la forma del Tour of Britain…».