Il secondo posto nella nona tappa, quella vinta da Kamna sull’Alto de la Cruz de Caravaca, ha testimoniato che Matteo Sobrero ha la forma necessaria per puntare ad un successo. «Diciamo che se nella seconda settimana non mi fossi ammalato sarebbe stato meglio, ma purtroppo il maltempo e i tanti cambi di temperatura hanno lasciato il segno. Sto meglio, anche se ho ancora un po’ di raffreddore».
Matteo, ieri eri entrato nella fuga.
«Ci credevo e ci ero riuscito, pensavo che la tappa di ieri fosse la più indicata della terza settimana per andare all’attacco. Sì, ero quasi sicuro che ieri la fuga potesse arrivare al traguardo, ma alcune squadre avevano altre intenzioni».
Quando ci riproverai?
«Potrei dire anche oggi, ma la realtà è che l’Angliru è sentito da tutti e da quando nelle fughe si butta anche Evenepoel la situazione si è complicata. Vedo bene anche Cattaneo, in salita l’ho visto pedalare come mai prima d’ora».
Poi ti aspetta la Bora.
«Mi avevano cercato alla fine della primavera, ho firmato un biennale. Credo sia la squadra migliore per continuare a crescere nelle cronometro e nelle brevi corse a tappe. Ma prima vorrei chiudere la stagione come si deve alla Jayco».