
Sarà un’ultima settimana diversa per Remco Evenepoel rispetto allo scorso anno. A settembre 2022 infatti lottava per difendere la maglia rossa di leader della Vuelta, oggi deve fare i conti con una classifica compromessa, ma con la voglia ancora non sazia di riscattare la crisi nella tappa del Tourmalet.
Il belga ha rialzato subito la testa, vincendo sabato e andando in fuga ieri (quarto posto al traguardo). «Era il nostro obiettivo andare ancora in fuga, ma nel finale ero davvero finito, avevo speso molto il giorno prima. Comunque ho dato il massimo, provandoci fino alla fine. Ora però ho bisogno di un po’ di riposo, così da arrivare alla tappa dell’Angliru in forze».
Un lato positivo c’è comunque dalla tappa di ieri, ovvero i punti per la maglia a pois. «Ora questa maglia è diventata un obiettivo. Martedì affronterò la giornata senza esagerare perché negli ultimi giorni ci saranno sicuramente grandi battaglie: sinceramente non vedo l’ora».
Ma Evenepoel ha definitivamente detto addio alla possibilità di rientrare in classifica? «Ho spiegato dieci volte a Vingegaard che non punto più alla generale, ma non mi vuole credere. Mi venivano a riprendere ad ogni azione perché credevano potessi guadagnare».
Due parole anche sul Marocco, colpito dal terremoto e terra d’origine di sua moglie Oumaima. «Il mio pensiero è per loro. Mia moglie è marocchina e parte della famiglia si trova proprio lì. È un momento difficile per lei e per tutto il paese, volevo mostrare il mio supporto».