Ganna torna sulla doppia disciplina: «Lasciare la pista dopo le Olimpiadi? Una non esclude l’altra»

Ganna
Il comune di Vignone ha appeso la foto di Filippo Ganna con la maglia di campione del mondo sulla facciata del Municipio
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«Finché il mio corpo me lo permetterà, continuerò a farlo», queste le parole dette da Filippo GannaOlympics.com riguardo la possibilità di continuare a fare la doppia disciplina nelle prossime stagioni. «Mi chiedete se continuerò anche dopo le Olimpiadi di Parigi? Vedremo, sarà sicuramente motivo di discussione. Ma per ora non ci penso. Però non credo che una cosa contraddica l’altra, o possa essere motivo di danno verso l’altra. Anzi, ai Mondiali a cronometro sono riuscito a mantenere certi watt grazie alla sofferenza e alla soglia di acido lattico che si raggiunge solo in pista. Sulla strada non puoi fare lo stesso. Credo che questo mi abbia aiutato a migliorare sotto molti aspetti, perché la resistenza che ottieni su strada può avvantaggiarti molto anche in pista».

Il verbanese non vuole vedere oltre il 2024, ma preferisce concentrarsi sul principale obiettivo della stagione: confermare l’oro olimpico ottenuto a Tokyo 2020 nell’Inseguimento a squadre. «Sicuramente quel successo ci ha dato la consapevolezza che, lavorando duro, si possono ottenere grandi risultati. Ci ha dato anche tanta voglia di riprovarci. Ogni volta che scendiamo in pista, siamo consapevoli di essere i campioni olimpici. Ci ha dato la grinta, la convinzione di continuare a lavorare per poter ripetere un sogno».

Ripetersi, però, non è mai semplice. Ma Ganna questo lo sa bene: «Bisogna sempre allenarsi, cercare di andare avanti e alzare l’asticella. Non è facile migliorare ogni volta, ma bisogna riuscirci perché lo fanno tutti. Non puoi rimanere al livello di tre anni fa. Devi saper soffrire, sapere che ogni volta che salirai su una bicicletta dovrai soffrire».