Vi sveliamo come vengono “coccolate” le Pinarello Dogma F della Ineos Grenadiers

I meccanici della Ineos Grenadiers in azione al Giro d'Italia 2023
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Al Giro d’Italia abbiamo avuto modo di parlare con Matteo Cornacchione, meccanico del team Ineos Grenadiers, per scoprire il lavoro che c’è dietro alle specialissime di Pinarello dei corridori dello squadrone britannico da sempre attento a tutti i particolari che ruotano attorno a tutti gli aspetti della prestazione. Pensate che alla corsa rosa a prendersi cura delle Pinarello della squadra c’erano ben quattro meccanici. Scopriamo il lavoro e le caratteristiche del mezzo con il quale Geraint Thomas ha accarezzato la maglia rosa.

La specialissima utilizzata è la Dogma F, caratterizzata da una linea curata in tutte le parti del telaio con forme precise, studiate nei minimi dettagli per offrire il massimo delle prestazioni. Il metro di questo prodotto è la qualità, caposaldo di tutti i prodotti dell’azienda trevigiana. Parliamo di un telaio in fibra di carbonio di alto modulo con brevetto Nanoalloy Technology, che rispetto al passato è più leggero di ben 265 grammi, permettendo un guadagno del 3.2 % a livello aerodinamico e del 12% di rigidità del movimento centrale. Il passaggio interno dei cavi è all’avanguardia e permette l’utilizzo di gruppi wireless ed elettromeccanici, nascondendo i cablaggi all’interno della piega e dell’attacco manubrio.

Le Pinarello Dogma F della Ineos Grenadiers al Giro d’Italia 2023

Sono disponibili a differenza di gran parte della concorrenza ben 11 misure di telaio, in combinazione con 16 misure di manubrio e 2 tipologie di reggisella per garantire una posizione perfetta per tutte le esigenze. Ma ora sentiamo il parere del  meccanico italiano.

Matteo, quali sono le particolarità e i punti di forza della Dogma F?

«La Dogma F è un prodotto di qualità eccellente che ci ha semplificato moltissimo il lavoro perché non ci sono più variazioni di telaio fra classiche, percorsi pianeggianti o impegnativi. Con un unico telaio si accontentano le esigenze di tutti i corridori, e questo non può che essere un vantaggio, visto che ha permesso di eliminare il lavoro di passaggio fra un telaio e l’altro che poteva creare anche qualche fastidio al corridore stesso a causa delle differenze di impostazione. Ora con il Dogma F abbiamo un telaio che è estremamente leggero e rigido, caratteristiche indispensabili per la vasta area di utilizzo a cui è destinato».

Diego Costa, meccanico della Ineos Grenadiers, al lavoro

Matteo, quali sono gli accorgimenti e le particolari richieste dei corridori durante un grande Giro?

«I nostri corridori sono allineati sulle stesse scelte per quanto riguarda le pressioni e tipologia di pneumatico, l’unica cosa che varia è il profilo delle ruote che viene scelto a seconda delle caratteristiche delle tappe. Per il resto di giorno in giorno procediamo con un controllo approfondito di biciclette e batterie della trasmissione, dopo averle lavate nel post tappa. Il controllo avviene sia sulla bicicletta utilizzata, sia su quella di scorta poiché in caso di cambio nella frazione successiva tutte le biciclette devono essere perfettamente funzionanti. Al mattino l’unica cosa che controlliamo sono le pressioni, dopo un rapido check generale».

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