GIRO D’ITALIA 2023 / Il graffio di Argentin: «Capolavoro di Roglic, ma siamo sicuri che la corsa sia già finita?»

Primoz Roglic negli ultime metri della cronascalata del Monte Lussari (foto: LaPresse)
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Che Primoz Roglic potesse ribaltare il Giro d’Italia non era impossibile, ma molto difficile sì: Geraint Thomas non aveva perso una pedalata e lo sloveno non lo aveva mai staccato.
“Questo è il ciclismo – commenta Moreno Argentin Finché erano accanto avevano paura l’uno dell’altro, da soli invece hanno dato tutto quello che avevano e si sono visti i distacchi mancati nelle tre settimane”.

Moreno, sei sorpreso dal ribaltamento finale?

“No, perché Roglic è il campione olimpico delle cronometro e ha nelle gambe un esercizio più esplosivo come quello di oggi”.

Credi che Thomas abbia scontato la pressione?

“Non saprei, è un corridore molto esperto. Se devo essere sincero non ho capito perché ha cambiato anche il casco: non dico che abbia perso per quello, ma non c’era molto tempo da sprecare. Io credo che Roglic abbia vissuto una giornata perfetta grazie anche al supporto dei tifosi: un capolavoro”.

Adesso sono separati da 14″: il Giro è finito?

“Se io fossi il secondo, considerando la tortuosità di Roma e gli eventuali abbuoni, un pensierino ce lo farei. A meno che non ci sia un tacito accordo tra i big, d’accordo sul Giro ormai finito. Su un percorso diverso no, ma su quello romano qualcosa potrebbero far succedere”.