Che Primoz Roglic potesse ribaltare il Giro d’Italia non era impossibile, ma molto difficile sì: Geraint Thomas non aveva perso una pedalata e lo sloveno non lo aveva mai staccato.
“Questo è il ciclismo – commenta Moreno Argentin – Finché erano accanto avevano paura l’uno dell’altro, da soli invece hanno dato tutto quello che avevano e si sono visti i distacchi mancati nelle tre settimane”.
Moreno, sei sorpreso dal ribaltamento finale?
“No, perché Roglic è il campione olimpico delle cronometro e ha nelle gambe un esercizio più esplosivo come quello di oggi”.
Credi che Thomas abbia scontato la pressione?
“Non saprei, è un corridore molto esperto. Se devo essere sincero non ho capito perché ha cambiato anche il casco: non dico che abbia perso per quello, ma non c’era molto tempo da sprecare. Io credo che Roglic abbia vissuto una giornata perfetta grazie anche al supporto dei tifosi: un capolavoro”.
Adesso sono separati da 14″: il Giro è finito?
“Se io fossi il secondo, considerando la tortuosità di Roma e gli eventuali abbuoni, un pensierino ce lo farei. A meno che non ci sia un tacito accordo tra i big, d’accordo sul Giro ormai finito. Su un percorso diverso no, ma su quello romano qualcosa potrebbero far succedere”.