GIRO D’ITALIA 2023 / Il graffio di Argentin: «I big hanno avuto paura, la corsa si poteva ribaltare attaccando sul Giau»

Primoz Roglic e Geraint Thomas al traguardo della 19ª tappa del Giro d'Italia 2023
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Moreno Argentin non ha molto da dire, perché quello che è successo oggi lo aveva già predetto ieri.
“Distacchi risicati, come da pronostico. Con tutto il rispetto per Buitrago, che ha centrato una bella vittoria, la lotta che più ci interessava era quella tra i favoriti per la maglia rosa”.

Ma anche oggi è successo poco.

“Almeida, Roglic e Thomas sono quasi sullo stesso livello e tutti, specialmente lo sloveno e io britannico, hanno avuto paura di attaccare per ritrovarsi poi in difficoltà”.

Era possibile oggi tentare l’impresa?

“Sai, non c’è un giorno o un percorso specifico per provarci: alcuni ci sono riusciti in pianura, altri addirittura in discesa. Io dico che oggi chi voleva ribaltare il Giro doveva rischiare e muoversi sul Giau”.

Ma la testa era già alla cronoscalata di domani.

“Il Lussari è durissimo, ma non è infinito. Non prevedo distacchi enormi nemmeno per domani. Il più adatto e il più tifato sarà Roglic, senza dubbio, ma devo dire che Thomas fino ad ora non ha perso un colpo. Forse il favorito per la vittoria finale è lui”.