GIRO D’ITALIA 2023 / Cavendish dice basta e si commuove: «Ho vissuto un sogno, ora voglio esserci per i miei figli»

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Mark Cavendish annuncia il ritiro dall'attività agonistica in conferenza stampa al Giro d'Italia 2023
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Dalla piccola Isola di Man, lunga 50 chilometri e larga appena 22, al tetto del mondo. Mark Cavendish ha scelto il Giro e la «sua» Italia per annunciare – attorniato dalla moglie Peta e dai loro bambini – che questa sarà la sua ultima stagione da professionista. Lo ha fatto invitando i giornalisti al seguito del Giro a una conferenza stampa nel secondo dei giorni di riposo. Intervenendo in conferenza stampa a Coccaglio durante il giorno di riposo di lunedì al Giro d’Italia, Cavendish ha confermato che si ritirerà al termine della stagione in corso: «Finora ho adorato correre ogni chilometro di questa gara, quindi sento che è il momento perfetto per dire che è il mio ultimo Giro d’Italia e il 2023 sarà la mia ultima stagione da ciclista professionista“, ha detto Cav.

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Mark Cavendish alla partenza della Milano-Sanremo 2023

Ieri ha festeggiato il suo 38° compleanno e oggi mette un termine alla carriera di quello che è unanimemente considerato il velocista più vincente del ciclismo. A luglio Cavendish correrà per la quattordicesima è ultima volta il Tour de France con l’Astana Qazaqstan, e ovviamente cercherà di battere il record di tutti i tempi delle vittorie di tappa nella Grande Boucle che attualmente condivide con Eddy Merckx, a quota 34.

Cav ha raccontato il suo ciclismo. «È la mia vita da oltre 25 anni. Ho vissuto un sogno assoluto», ha detto. «Il ciclismo mi ha dato l’opportunità di vedere il mondo e incontrare persone incredibili, molte delle quali sono orgoglioso di chiamare amici. Amo questo sport più di quanto possiate immaginare e non riesco a vedermi andare troppo lontano da questo mondo, questo è certo».

Mark Cavendish sul podio dei Mondiali su strada del 2011

Cavendish ha detto che non ha ancora deciso quale gara sarà l’ultima corsa della sua carriera unica, ma ha promesso che amerà i suoi ultimi momenti da professionista. «Quando capisci che non è per sempre, è più facile godersi ogni sensazione che questo sport ha da offrire. Oggi è il quinto compleanno di mio figlio Casper, fortunatamente è un giorno di riposo e posso passare il suo compleanno con lui. Penso che sia importante ora che io possa essere lì per ogni compleanno di mia moglie Peta e di tutti i nostri figli. È importante che io possa vedere tutti i loro concerti scolastici e sostenerli nelle loro competizioni sportive ed è importante che io possa correre con loro senza paura di infortuni o di ammalarmi».

Professionista dal 2007, Cavendish ha vinto 161 corse in carriera: tra tante spiccano i Mondiali di Copenhagen del 2011 e la Milano-Sanremo nel 2009, al debutto. Ha vinto tappe e la classifica a punti in tutti e tre i grandi Giri, vestendo la maglia di leader al Tour, al Giro e alla Vuelta. Senza dimenticare i successi in pista, tra cui tre titoli mondiali nella Madison e la medaglia d’argento nell’Omnium (alle spalle di Elia Viviani) alle Olimpiadi di Rio nel 2016.

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Mark Cavendish al Tour de France, con la maglia verde indossata e vinta poi a Parigi (foto: A.S.O./Charly Lopez)

Cav non ha ancora vinto con l’Astana, ma al Giro non è andato molto lontano al successo: quarto posto a Salerno e terzo a Tortona. L’ultima occasione per i velocisti sarà mercoledì a Caorle.