GIRO D’ITALIA 2023 / Il sogno rosa di Armirail: ecco la Lapierre Xelius SL3 con verniciatura speciale

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La Lapierre Xelius SL3 di Bruno Armirail griffata rosa
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Bruno Armirail è partito questa mattina da Seregno con una bicicletta tutta rosa. Lapierre, l’azienda francese che fornisce i telai al team Groupama-FDJ, ha realizzato nella notte una versione della Xelius SL verniciata con i colori della maglia.

Parliamo di una bici realizzata chiaramente in carbonio Torayca che ha tre caratteristiche principali: leggerezza, comfort e aerodinamica. Un modello perfetto per affrontare sia le salite (e oggi nella quindicesima tappa del Giro d’Italia ce ne sono tante), ma anche discese e pianure dove bisogna fare alte velocità.

La Xelius è presente nella gamma Lapierre ormai dal lontano 2010, ma è stata capace di rinnovarsi anno dopo anno, migliorandone le prestazioni. Alcuni concetti come il 3D Tubular e il Powerbox hanno infatti fatto scuola per arrivare a questa terza generazione come mai prima d’ora.

Le fibre utilizzate di carbonio sono ancora più leggeri e resistenti e sono l’IM T800/HM M40J, il VHM YS60 e il T1000, mentre per la nuova tecnologia UD SLI (Super Light Innovation), incrementa ulteriormente la qualità del prodotto. Molto interessante anche l’utilizzo di un nuovo mandrino rigido in polipropilene che migliora il posizionamento delle fibre e la compressione dello stampo, eliminando la resina superflua e diminuendo il peso.

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In taglia M e versione Light, il telaio ferma l’ago della bilancia a 725 grammi, diminuendo di ben 230 grammi il peso rispetto alla passata generazione di Xelius, il tutto senza sacrificare la rigidità. Lo speciale design del tubo obliquo, sicuramente più grande e marcato, migliora la rigidità torsionale, mentre il tubo sterzo con cuscinetti da 1.52 e il movimento centrale più massiccio con carro più largo e asimmetrico, assicura il miglior trasferimento di potenza.

Riguardo all’aerodinamica non possiamo che parlare dell’ottimizzazione dei tubi Naca e Kammtail sul tubo obliquo, tubo sella e foderi verticali, ma anche del miglioramento del profilo della forcella e del tubo sterzo con integrazione totale dei cavi.

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Queste soluzioni permettono di risparmiare 12 watt a 50 km/h, ben 22 watt a 60 km/h rispetto alla Xelius SL di seconda generazione. Insomma, un gran bel dato.

E le geometrie? Ricalcano quelle della Aircode DRS con una posizione più proiettata in avanti e raccolta e un baricentro più basso. Ciò significa grande aerodinamicità, ma anche precisione di guida in discesa. Infine il concetto 3D Tubular che vi dicevamo precedentemente: i foderi alti sul top-tube (non dietro al tubo sella) permettono di avere alcuni vantaggi, come l’assorbimento delle vibrazioni, la flessibilità maggiore e la leggerezza.

www.lapierrebikes.com