Bruno Armirail, in rosa a sorpresa: le crono, i Pirenei e il lavoro del gregario

Armirail
Bruno Armirail in maglia rosa al Giro d'Italia 2023 (foto: LaPresse)
Tempo di lettura: 3 minuti

I Pirenei, terra di grande ciclismo, tifosi calorosi, salite e corridori. Non capita spesso che un corridore di quelle parti venga al Giro d’Italia e da un momento all’altro, senza che nessuno potesse aspettarselo, si ritrovi in testa alla classifica. Chi nasce tra Tarbes e Bagnères-de-Bigorre, come Bruno Armirail, sogna il Tour de France, ma capita che un giorno i pianeti si allineino perché la maglia rosa è un privilegio di pochi.

Nascere gregario e crescere anno dopo anno, senza mai protestare e accettando il proprio ruolo, sapendo che un giorno tutto quel lavoro verrà ripagato con una bellissima emozione. Eccola qui, l’emozione. Sotto il diluvio di Cassano Magnago e tra gli ombrelli degli appassionati venuti a fare il tifo al traguardo, il 29enne francese sfoggia con orgoglio il simbolo del comando.

«Quando stamattina sono entrato nella fuga, mai mi sarei aspettato un epilogo simile – ha detto dopo la tappa – Certo, puntavo a vincere la tappa, ma alla partenza avevo oltre 18 minuti di ritardo da Thomas. In corsa poi ho pensato a tutto tranne che alla maglia rosa. Il vantaggio però cresceva e quando siamo arrivati a 13-14 minuti, ho iniziato a pensare che forse volevano lasciare la leadership. Non me lo sarei mai aspettato».

Nonostante abbia “solo” 29 anni, Armirail proviene da un altro ciclismo. Un ciclismo dove per passare professionista bisognava fare tutta la trafila, faticando a trovare spazio. Specialista delle cronometro, il francese si è tolto le soddisfazioni più grandi proprio pedalando contro il tempo, dal campionato nazionale Under 23 a quello tra i professionisti lo scorso anno: la sua prima vittoria (e finora unica) nel ciclismo dei grandi.

Passista, ma anche buon scalatore, la Groupama-FDJ, che lo ha in squadra dal 2018, ha iniziato a inserirlo nelle squadre dei grandi Giri. Prima la Vuelta nel 2019, la conferma in Spagna per l’anno successivo e poi il sogno Tour de France. Nella corsa a tappe di casa si toglie anche la soddisfazione di andare in fuga sui Pirenei, le strade in cui si è sempre allenato, in compagnia di corridori d’altissimo livello come Nibali, Quintana, Gaudu, Valverde, Poels e Alaphilippe.

Sempre in quell’unico Tour da lui disputato anche un dodicesimo posto nella cronometro di Saint Emillion, dominata da Wout Van Aert, ma soprattutto tanto lavoro e tanta fatica per il capitano della squadra Gaudu.

Armirail
Bruno Armirail in maglia rosa sul podio della quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2023

Che al Giro d’Italia Armirail ci fosse arrivato in forma comunque non era così difficile capirlo. Nella cronometro di Cesena vinta da Evenepoel prima del ritiro per Covid ha chiuso quinto, a otto secondi dal belga e a soli due secondi da uno specialista puro delle prove contro il tempo come Kung. Insomma, meglio di Roglic e Almeida tanto per dirne due.

Oggi una fuga e la maglia rosa con un vantaggio addirittura di 1’41” su Geraint Thomas. Domani riuscirà a tenerla nella dura tappa di Bergamo? Lui risponde così. «Devo recuperare le energie perse oggi. Sono due settimane che corriamo sotto la pioggia e oggi nella discesa del Passo Sempione. Magari la difenderò, magari no, ma già averla per un giorno intero sarà bellissimo».