Anche se il suo ritardo in classifica non spaventa i big della generale e per questo motivo ha più spazio rispetto agli altri, Lorenzo Fortunato è stato l’unico oggi (seguito poi da Hugh Carthy) a provare ad evadere dal gruppo sulla salita di Crans Montana.
Un segnale positivo, anche se poi non è riuscito a tenere le ruote di Carthy e in un secondo momento quelle di Roglic, Thomas e Caruso. In vista delle prossime tappe, soprattutto quelle più dure e di montagna, potremo aspettarcelo protagonista.
«Ci ho provato, sentivo di avere buone gambe e mi sono detto “perché non provarci?”. Credo di aver tenuto un buon ritmo, poi è rientrato Carthy che ne aveva di più e il gruppetto maglia rosa, che è lì per giocarsi la vittoria finale. Alla fine al traguardo posso ritenermi soddisfatto. Avrò anche altre occasioni».
Fortunato ha parlato anche dell’accorciamento della tappa da 200 a 74 chilometri, dando un suo parere a quanto successo.
«Credo che con la tappa più corta sia venuto meno un po’ di spettacolo. Sono abbastanza sicuro che avremmo visto distacchi maggiore e più battaglia, ma è andata così. Il vero Giro d’Italia è appena iniziato…».