GIRO D’ITALIA 2023 / Il diario dell’Ammiraglio Savio: «Evenepoel doveva uscire in modo diverso: il Giro e i tifosi meritavano un saluto migliore»

Giro d’Italia
Geraint Thomas in maglia rosa con Primoz Roglic, suo grande rivale per la vittoria finale del Giro d'Italia 2023 (foto: LaPresse)
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Gianni Savio per oggi prevede una volata di gruppo spingendo Milan verso una possibile doppietta dopo la vittoria di San Salvo e i due secondi posti di Salerno e Napoli. Ma il team manager piemontese, dopo essersi complimentato con il “suo” De Marchi (autore anche ieri di una coraggiosa fuga conclusa al terzo posto), ci tiene a dire la sua sul caso Evenepoel che la sera prima del giorno di riposo ha scosso il gruppo della corsa rosa.

«Ha fatto benissimo Remco a ritirarsi perché con la salute bisogna essere prudenti e con il covid non si scherza. Piuttosto, quello che non mi è piaciuto è il modo in cui il fenomeno belga è uscito dal Giro. Evenepoel doveva sostenere una conferenza stampa, doveva accordarsi con gli organizzatori della corsa perché fino a quel momento era la maglia rosa del Giro ed era doveroso rispettare non solo la corsa ma anche il pubblico e i tifosi. A mio avviso in Soudal-Quick Step dovevano gestirla meglio e invece l’impressione è che abbiano fatto le cose un po’ troppo in fretta».

Dall’addio di Remco ai nuovi scenari di un Giro che punta verso le grandi montagne. Savio, non sembra avere dubbi… «A questo punto il pallino del gioco lo ha la Ineos Grenaders di Matteo Tosatto perché con Tao e Thomas hanno due pedine fortissime per isolare Roglic e vincere un Giro che a questo punto, senza Remco, potrebbe rivelarsi apertissimo fino alla fine».