Dopo la beffa di Napoli, dove Alessandro De Marchi e Simon Clarke sono stati ripresi sul rettilineo finale, per il Rosso di Buja oggi arriva un terzo posto dopo una fuga lunga 196 km. Il corridore della Jayco AlUla, infatti, è stato battuto nella volata finale dal danese Magnus Cort Nielsen e dal canadese Derek Gee, ma De Marchi si dichiara lo stesso contento. «È stata un’altra giornata davvero faticosa e resa ancora più dura dalle cattive condizioni meteorologiche. Il percorso era molto insidioso e con la salita nei primi 80 km non facile da interpretare. Per noi il piano era però chiaro: cercare una fuga. Io e Pöstlberger, in particolare, eravamo quelli designati per andare via oggi».
Il Rosso di Buja continua dicendo: «Sono riuscito ad attaccare subito e portare via un gruppetto nella parte collinare prima della salita. Da lì in poi si è trattato solo di sopravvivere sulle salite con il tempo freddo e piovoso. Una volta arrivati in cima al seconda categoria, ci siamo impegnati tutti a tenere alto il ritmo e a giocarci le nostre carte negli ultimi 50 km. Ero fiducioso sulla fuga perché sia Gee che Cort Nielsen erano davvero forti, quindi sapevo che avremmo potuto arrivare al traguardo. Alla fine è andata come previsto perché erano entrambi molto veloci e con quel tipo di arrivo, piatto e completamente in rettilineo negli ultimi 3 km, era davvero difficile trovare il momento per sorprenderli».
De Marchi ha concluso l’intervista post-tappa dicendo: «Non c’erano molte altre opzioni in un finale del genere oltre allo sprint con le gambe che avevo. Sono contento, ma anche un po’ deluso perché dopo una giornata così dura vuoi vincere. Però siamo ancora lontani dalla Roma e le occasioni per rifarsi non mancano. Ora l’obiettivo è recuperare, sia disponibile che mentalmente, per poi farsi trovare pronto alle prossime occasioni. Ci riproverò».
Felicissimo Magnus Cort Nielsen, il vincitore di oggi, che dopo il traguardo ha dichiarato: «Sono estremamente felice di completare questo tris, vincendo una tappa del Giro d’Italia dopo averlo fatto al Tour de France e alla Vuelta. E’ stato uno dei giorni più difficili che ho trascorso in bicicletta. Ho faticato per rientrare sul gruppetto di testa, poi la mia radio non funzionava a causa della pioggia, quindi non ero mai sicuro di dove fosse il gruppo inseguitore. Abbiamo continuato a spingere forte. Ne è valsa la pena. È difficile credere che sia successo».
Anche la nuova maglia rosa, Geraint Thomas, ha potuto raccontarsi dopo il traguardo, e ovviamente ha parlato dell’addio di Remco Evenepol: «È stato bello avere la maglia rosa, soprattutto qui in Toscana, non lontano dal posto in cui ho vissuto a inizio carriera (Quarrata, ndr) anche se ovviamente non è l’ideale conquistare il primato così. È stata una giornata difficile, con molti attacchi. Faceva piuttosto freddo in cima alla salita e ancor di più in discesa. Sono contento di aver superato bene questa tappa. In questa corsa tutto può succedere, soprattutto con questo meteo».