GIRO D’ITALIA 2023 / Evenepoel a casa, lo choc in rosa sui giornali di tutto il mondo

Evenepoel
Remco Evenepoel al Giro d'Italia 2023 in maglia rosa
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«Grande svolta al Giro d’Italia», scrive L’Equipe. «La maglia rosa e il grande favorito per questo grande giro deve fermarsi dopo che è risultato positivo al covid. Prima del giorno di riposo, tutti i componenti della squadra sono stati testati e il campione del mondo è l’unico positivo. La maglia rosa deve rientrare a casa in macchina con i parenti, venuti a fare il tifo per lui in questo fine settimana. Evenepoel era il grande favorito insieme a Primoz Roglic e aveva vinto le prime due cronometro. Alla sua prima partecipazione al Giro, nel 2021, aveva già dovuto arrendersi dopo una caduta durante la 18esima tappa».

«Giro tutto aperto dopo il ritiro di Remco Evenepoel», è l’analisi di Cyclingnews. «Quella diagnosi offre una spiegazione per il suo fine settimana sotto tono. In retrospettiva, i segni erano chiari. Evenepoel in realtà lo ha detto lui stesso ieri, quando ha iniziato a parlare di naso chiuso. Ha poi conquistato la maglia rosa, ma la differenza (1 secondo su Geraint Thomas, ndr) e il modo in cui l’ha fatta sono stati meno convincenti del previsto. È stata una vittoria che sembrava stranamente una sconfitta, e le borse sotto i suoi occhi nell’intervista flash hanno mostrato quanto fosse stato duro il suo sforzo. E questo è arrivato appena 24 ore dopo aver perso tempo su Primoz Roglic, Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart nella tappa verso Fossombrone. Il belga era così perplesso che non ha saputo davvero darne una spiegazione adeguata. La verità era più prosaica. All’improvviso il suo fine settimana relativamente al di sotto delle aspettative poteva essere perfettamente spiegato. Non male per un ragazzo con il covid».

«Il virus continua a portare scompiglio nel mondo dello sport – scrive lo spagnolo MarcaQuesta volta è Remco Evenepoel che è costretto a lasciare il Giro d’Italia dopo un test positivo. E non è il primo. In precedenza erano risultati positivi anche Clement Russo, Nicola Conci, Giovanni Aleotti e Filippo Ganna, tra gli altri. Ieri si è aggiunto anche Rigoberto Urán. Solo perché sei positivo non significa necessariamente che devi lasciare la gara. Eppure in Italia la bomba è caduta a causa di un virus che si rifiuta di uscire dalle nostre vite. Quello che è successo nella cronometro è passato in secondo piano. E all’improvviso tutti i favoriti sono di nuovo in un fazzoletto di secondi».

«La sceneggiatura era perfetta, come un uno dei più grandi film della storia. Dopo la cronometro di Cesena, la più lunga di questo Giro d’Italia con i suoi 35 km, i primi quattro della classifica generale erano racchiusi un fazzoletto: 50 secondi. Tuttavia, tutto si è trasformato in un thriller», scrive AS. «Domenica sera il Giro è saltato in aria: Remco Evenepoel ha annunciato che avrebbe lasciato la corsa dopo essere risultato positivo al covid. Un disastro per i tifosi della corsa e del ciclismo, che attendevano con impazienza il duello con Primoz Roglic, ma ora sono rimasti frustrati. Nessuno è al sicuro dal virus. E adesso? L’elenco dei contendenti aumenta improvvisamente in modo esponenziale».

«Dopo il dramma del Giro per Remco, il coronavirus è anche il più grande nemico di Primoz Roglic», titola l’olandese De Telegraaf guardando avanti. «Dopo la seconda cronometro, questo Giro d’Italia sembrava essersi trasformato in un’eroica battaglia tra quattro matador. Remco Evenepoel, Primoz Roglic, Geraint Thomas e il suo compagno di squadra Tao Geoghegan Hart erano a cinquanta secondi l’uno dall’altro. Il primo ha conquistato la sua seconda vittoria di tappa con dolore e fatica, ha riconquistato la maglia rosa, ma non sapeva ancora quale destino incombeva sulla sua testa. Quel verdetto è arrivato più tardi in serata con un test covid positivo. Questo spiega il suo crollo del giorno prima, quando ha dovuto lasciare andare Roglic nell’ottava tappa. Ha parlato di una giornata sottotono e sperava di essere di nuovo al meglio nella cronometro di oltre 35 chilometri. Ma il campione del mondo evidentemente non ha dato il massimo neanche domenica, perché dove ci si aspettava che Evenepoel spiazzasse tutti sul suo terreno, ha lottato freneticamente per vincere la tappa e la rosa. In retrospettiva, è stato un miracolo che ci sia riuscito».