Remco Evenepoel ha vinto la cronometro e ha riconquistato la maglia rosa, eppure al traguardo di Cesena tra gli uomini di classifica era il meno contento. Il duo Ineos ha ridotto i distacchi a uno e due secondi con Thomas e Geoghegan Hart, mentre Primoz Roglic ha pagato leggermente di più, anche se i soli 17 secondi dal belga soddisfano molto lo sloveno.
«Se alla partenza del Giro d’Italia mi avessero detto che dopo le cronometro avevo solo 47″ da recuperare a Evenepoel, avrei firmato all’istante. Sono felice della mia cronometro, sapevo che gli altri in questa specialità hanno qualcosa in più rispetto a me».
Una cronometro in crescendo per Roglic che al primo intermedio era staccato ben 31″ da Evenepoel. Un ritardo “calcolato” dal capitano della Jumbo-Visma, che ci confida aver trovato più feeling quando nella seconda parte di cronometro ha smesso di piovere.

«Volevo una prova così. Partire regolare, trovare il ritmo e aumentare chilometro dopo chilometro. Quando la pioggia ha smesso di cadere ho trovato ulteriore forza e ho ridotto il gap. Credo che nell’ultimo intermedio sono stato il più veloce, come da copione».
Oggi, ma anche ieri, abbiamo capito però che la sfida per la maglia rosa non è ridotta a solo due corridori. Evenepoel è il leader, poi c’è un ritrovato Thomas, lo stesso Roglic e la mina vagante Geoghegan Hart, sempre tra i migliori in questa prima settimana di gara.
«Siete voi giornalisti ad aver parlato di un duello tra me e Remco, ma non è così. La Ineos-Grenadiers è la squadra più forte in questo Giro d’Italia e i loro capitani sono stati capaci di vincere il Tour e la corsa rosa, non sono mica gli ultimi arrivati. Me li aspettavo competitivi: significa che vivremo una seconda settimana molto interessante».