Ivan Basso, Eolo-Kometa, non è d’accordo con chi rimarca costantemente le differenze che ci sono tra il movimento dilettantistico italiano e quello straniero capeggiato dalle development delle World Tour.
«Ci si lamenta troppo e poi a lavorare sono sempre gli stessi. Noi della Eolo-Kometa investiamo tantissimo sui giovani e ne abbiamo uno molto bravo, Davide Piganzoli, di cui in futuro sentirete parlare. I vivai stranieri guardiamoli per imparare, ci mancherebbe, ma noi abbiamo un direttore sportivo come Stefano Zanatta che viene dalla scuola della Liquigas e che quindi sa come si crescono i giovani».
Ma ora premi play e guarda l’intervista a Ivan Basso raccolta al Giro d’Italia dagli inviati di Bicisport.