GIRO D’ITALIA 2023 / Cosa rischia Evenepoel: muscoli dei glutei e sonno le vere incognite

Evenepoel
Remco Evenepoel con la maglia di campione del mondo
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Prime pagine sui giornali belgi per Remco Evenepoel. Lui a terra, sconsolato, nero come la sua mantellina. Se oggi non è il giorno in cui gli uomini di classifica si muoveranno, e dunque il campione del mondo mentalmente è abbastanza forte per affrontarlo, spesso capita che due giorni dopo una caduta gli infortuni si facciano sentire un po’ di più. Domani si sale a Campo Imperatore. Non sarà una buona giornata per gli acciacchi.

Evenepoel lo ha provato anche l’anno scorso alla Vuelta: cadde nella dodicesima tappa verso Estepona, e nella quattordicesima tappa verso la Sierra de la Pandera perse circa quaranta secondi su Roglic. E poi domenica c’è la cronometro. Il medico della squadra parla di bacino bloccato. Non certo l’ideale per sdraiarsi in una posizione da cronometro. Kris Van der Mieren, ex professionista che ora fa il medico, avverte che non solo la pelle di Remco è danneggiata, ma anche i muscoli sotto la pelle.

«Le scivolate come quelle di Remco su una superficie stradale bagnata sono dannose per i muscoli dei glutei. Che sono molto importanti nel trasferimento di potenza tra schiena e gambe. Soprattutto nelle tappe di montagna», ha detto. Danno muscolare e sonno scarso. «Le fibre rotte devono essere riparate. E questo è accompagnato da una reazione di compensazione o infiammatoria. Questo inizia quasi immediatamente, ma può facilmente richiedere da cinque a sette giorni», ha aggiunto Van der Mieren.

E non è una buona notizia per Evenepoel in vista di oggi e soprattutto di domani, con l’arrivo in cima a Campo Imperatore (26,5 km al 3,4%). Perché anche il sonno di Evenepoel ne risentirà, Van der Mieren lo sa. La caduta infatti provoca anche una reazione ormonale perché entrano in gioco gli ormoni dello stress o il cortisolo. «Può influenzare il sonno, che puoi perdere. Infine, c’è anche un impatto mentale, una somma di tutti i fattori precedenti».