GIRO D’ITALIA 2023 / Tosatto: «Ganna sta facendo una bella stagione, alle critiche su di lui ci siamo abituati»

Tosatto
Matteo Tosatto, diesse della Ineos-Grenadiers
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Matteo Tosatto crede che la Soudal-Quick Step e Remco Evenepoel cederanno la maglia rosa solo e soltanto ad una squadra e ad un corridore poco pericolosi. Altrimenti la terranno. «Farei così anche io, sono situazioni che si decidono strada facendo, non puoi lasciare la leadership a chiunque: non sarebbe la prima volta che una fuga bidone rivoluziona il Giro, no?».

Matteo, chi dei vostri proverà ad entrare in fuga?

«Non c’è un uomo deputato, vedremo come si metterà la gara. Ganna, dici? La tappa è dura, se nel finale si ritrovasse con degli scalatori lo staccherebbero».

Moreno Argentin, che ospitiamo quotidianamente sulle colonne virtuali del nostro sito, non condivide il modo in cui viene gestito.

«Moreno è un amico e un campione, quindi non voglio mancargli di rispetto, ma secondo me le critiche nei confronti di Ganna sono ingiuste. Il suo primo obiettivo erano le classiche e ha chiuso secondo alla Sanremo e sesto alla Roubaix. Al Giro ha perso la prima cronometro solo da Evenepoel».

Quindi non ha troppi obiettivi e ruoli durante l’anno?

«No, secondo me no. Non è logorato, non gareggia in continuazione, non ha mai fatto due grandi corse a tappe in un anno. Diciamo che ormai alle critiche su di lui ci siamo abituati».

Oggi, allora, arriva la fuga?

«Può anche darsi. Comunque credo che tra i grandi non ci saranno distacchi significativi. Per quanto ci riguarda, i nostri leader rimangono Geoghegan Hart e Thomas, cinquanta e cinquanta. Hanno un bel rapporto, non ho dubbi sulla loro coabitazione».