GIRO D’ITALIA 2023 / Le salite di oggi: Valico di Monte Carruozzo e Colle Molella

Pozzovivo
Domenico Pozzovivo vince a Lago Laceno al Giro d'Italia 2012
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Mentre il Passo delle Crocelle (m. 1136), prima difficoltà della tappa di oggi, è un inedito per il Giro d’Italia, il Valico di Monte Carruozzo e il Colle Molella vantano alcune presenze. Soprattutto il Molella, che essendo posto nelle immediate vicinanze di Lago Laceno, è stato scalato in occasione di tutti gli arrivi di tappa piazzati sulle rive del bacino.  

Valico di Monte Carruozzo – A ventidue anni, al suo primo Giro d’Italia, Gianni Bugno transitò in testa al GPM del Valico di Monte Carruozzo nel 1986, nel corso della tappa Potenza-Baia Domizia, poi vinta in volata da Bontempi su Allocchio e Rosola. Nel 1989 il primo a scollinare fu invece lo svizzero Stephen Joho, che, protagonista di una lunga fuga solitaria, durata 211 chilometri, s’impose nella Potenza-Campobasso, staccando di oltre 3 minuti i primi inseguitori regolati da Chiappucci. Ma il primo passaggio del Giro sul Monte Carruozzo avvenne un ventennio prima. Era il 1967 e sul grafico altimetrico ufficiale la salita era indicata con il toponimo di Sella di Granito. Posta a 100 chilometri dal traguardo della tappa Potenza-Salerno, non fece grande selezione. A transitare al comando fu lo spagnolo Aurelio González, che quell’anno avrebbe poi vinto la classifica finale del Gran Premio della Montagna, con un lieve margine su Taccone, Zilioli, Aimar e Dancelli. Al traguardo, infine, il tedesco Rudi Altig, campione del mondo in carica, ebbe la meglio in volata su De Roo e Lemeteyer; quarto fu Merckx, debuttante al Giro d’Italia.Il Giro ha scalato Monte Carruozzo anche nel 1998, ma il passaggio non era valido per il GPM. 

Colle Molella – Il Colle Molella è posto praticamente alla fine della salita di Lago Laceno, dove il Giro d’Italia farà tappa quest’anno per la quarta volta. L’inaugurazione avvenne nel 1976. Andò male al belga De Muynck, che scollinò tutto solo ma braccato dal gruppo dei migliori venne raggiunto tra il Colle Molella e Lago Laceno. La vittoria di tappa andò al suo compagno di squadra Roger De Vlaeminck davanti a Merckx e Gimondi, che conquistò la maglia rosa strappandola a Francesco Moser, in ritardo di un minuto per dolori addominali. Nel 1998, nel Giro che poi vinse alla grande, a Lago Laceno Marco Pantani fu costretto a cedere il passo allo svizzero Alex  Zülle, che transitò in testa sul Colle Molella con 8” di vantaggio sul Pirata, incrementò il margine sul falsopiano e realizzò la doppietta tappa-maglia rosa. Pantani fu quarto a 24”, preceduto anche da Bartoli e Leblanc. Nell’ottava tappa del Giro d’Italia 2012 exploit di Domenico Pozzovivo, che scollina in testa e s’impone precedendo gli spagnoli Intxausti (a 23”) e «Purito» Rodríguez  (a 27”). Nel 2015, infine, il Colle Molella viene valicato ma senza arrivare al Lago Laceno. Il traguardo è molto più lontano, a San Giorgio del Sannio. Al GPM transita per primo il tedesco Geschke, che viene però poi raggiunto. Il successo parziale andrà al siciliano Paolo Tiralongo. Geschke sarà terzo a 23”, anticipato di poco anche dall’olandese Kruijswijk.