Per 28″ Remco Evenepoel non è più la maglia rosa del Giro d’Italia. Gliel’ha sfilata Andreas Leknessund, secondo oggi a Lago Laceno alle spalle del vincitore, il francese Aurélien Paret-Peintre. Uno scenario, tuttavia, che la Soudal-Quick Step e Davide Bramati avevano messo in conto.
«È stata una giornata terribile, sia per il maltempo che per i tantissimi tentativi di entrare in fuga nella prima metà di tappa. Tutti sapevano che eravamo disposti a cederla, a patto che andassero via corridori non troppo pericolosi. Noi ed Evenepoel siamo tranquilli, sappiamo che non abbiamo vinto il Giro con la cronometro del primo giorno. Ieri Remco poteva vincere? No, non sono d’accordo con Argentin, c’erano corridori molto più adatti. Ha partecipato allo sprint intermedio soltanto perché ha visto scattare Roglic. I prossimi giorni saranno duri anche dal punto di vista meteorologico, metterei la firma affinché Evenepoel possa arrivare in questa posizione alla cronometro di Cesena».
Ma ora premi play e guarda l’intervista a Davide Bramati, direttore sportivo della Soudal-Quick Step, raccolta dagli inviati di Bicisport a Lago Laceno, sede d’arrivo della quarta tappa del Giro d’Italia.
