GIRO D’ITALIA 2023 / Piva: «Bonifazio per le volate, Rota per le tappe mosse ma sia più malizioso»

Piva
Valerio Piva alla partenza del Giro d'Italia 2023
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Valerio Piva, diesse dell’Intermarché, è pronto per il Giro d’Italia.

«Per la prova di oggi non abbiamo grossi nomi, siamo venuti qui per puntare essenzialmente ad altre tappe».

Quali, Valerio?

«Le volate con Bonifazio, un corridore dal valore indiscutibile. Non sarà il miglior velocista al mondo, ma quand’è in giornata non ha nessuno da temere».

E poi le frazioni più mosse con Rota e Taaramae.

«Esatto. Le frecce non ci mancano. Ormai anche Rota ha fatto capire di che pasta è fatto, ma continua a vincere troppo poco per quello che semina».

Perché?

«Bella domanda. Per me spreca troppe energie quando sta bene. Deve correre con più astuzia e malizia, non può essere lui il corridore ad invertire da solo l’inerzia della gara. Se una corsa non va come avevamo immaginato, deve adattarsi e muoversi di conseguenza. Una bella vittoria gli farebbe bene».

A differenza dello scorso anno non c’è Girmay, reduce da una primavera sottotono.

«È stato anche sfortunato, ma di certo non ha reso molto. Nel 2022 era andato tutto bene, quest’anno esattamente il contrario. Ma il Nord è questo: pioggia, vento e cadute, non sempre sole. E lui deve capirlo».

Farà il Tour?

«Sì, senza dubbio. Passerà dal Delfinato o dallo Svizzera e poi Grande Boucle. Intanto per una tappa, poi vedremo se puntare alla maglia verde o meno. È ancora giovane, non andava incensato prima e non va crocifisso ora. Non può essere sempre quello che vince la Gand-Wevelgem».

Nel vostro vivaio c’è un corridore italiano di belle speranze: Francesco Busatto.

«Lo conosco bene, parlando la stessa lingua sono stato uno dei suoi riferimenti. Sapevo che poteva vincere la Liegi, gli avevo detto di avere cura di sé e di non prendere freddo. Un corridore di assoluto valore, specialmente in prospettiva. Sono felice che dal prossimo anno sia costantemente dei nostri nella World Tour».