PARIGI-ROUBAIX 2023 / Longo Borghini da numero 1 con il monocorona: «Vorrei essere preziosa per la squadra»

Longo Borghini
Elisa Longo Borghini al traguardo della Parigi-Roubaix 2022 da lei vinta (foto: A.S.O./Ballet)
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L’edizione femminile della Parigi-Roubaix è stata lanciata nel 2021 e tutte e due le vincitrici – Lizzie Deignan al debutto ed Elisa Longo Borghini nel 2022 – hanno corso sulla Trek Domane, la bici studiata per i 30 km di pavé lungo i 145 del percorso. La tecnologia IsoSpeed che si trova sulla Domane assorbe il peggio dello shock del pavé e ha un track record vincente.

Ecco perché le atlete della Trek l’hanno preferita alla più veloce Madone e alla più leggera Emonda. Ma soprattutto la piemontese utilizzerà il monocorona, una soluzione che abbiamo già visto sulla bici di Wout Van Aert all’ultima Milano-Sanremo.

Elisa Longo Borghini partirà domani da campionessa in carica nella Parigi-Roubaix e dopo il podio ottenuto al termine di un Fiandre durissimo, ma lo farà con i doverosi punti interrogativi che suscita la sua primavera, intralciata dal covid e da un lungo periodo di stop. «Non mi sarei mai aspettata di finire terza al Fiandre. Non mi sono allenata intensamente per quindici giorni e nelle due settimane precedenti ho avuto il Covid».

Domani però si azzera tutto, ed Elisa ritrova la Roubaix, e le docce dove c’è anche il suo nome insieme a quello di altri miti del ciclismo. «Sarà sicuramente una gara speciale, perché indosserò il numero 1. Sembra sempre un po’ strano, ma per una corsa iconica come la Roubaix è davvero un onore. A ripensare all’anno scorso mi viene ancora la pelle d’oca, è stato magico arrivare prima nel velodromo».

Elisa domani partirà al fianco di Lucinda Brand ed Elisa Balsamo, la Trek-Segafredo è la squadra che finora ha fatto fa sempre bene sul pavé. «Non so davvero dove mi trovo al momento, perché ho avuto dei problemi con il covid. Ho ascoltato attentamente il mio corpo e sono tornata bene alla Dwars door Vlaanderen e al Fiandre. La mia prestazione lì è stata migliore delle mie aspettative, quindi questo mi dà fiducia. L’obiettivo è quello di essere una parte preziosa della squadra e aiutarla durante la gara. La coesione all’interno della squadra è molto importante. Anche se mi sento già molto meglio, non mi aspetto di vincere. Mi mancano ancora la velocità di gara e l’accelerazione della forma migliore, quindi spero di poter contribuire al successo della squadra».