GIRO DELLE FIANDRE 2023 / Van Baarle: «Se vince Van Aert una settimana di ferie per tutti»

Van Baarle
Dylan van Baarle in azione alla Tirreno-Adriatico 2023
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In Belgio si contano le ore che ci separano dal Fiandre. I corridori dicono frasi come «mancano quattro notti di sonno». Tutto è pronto per la 107ª edizione della corsa che per i fiamminghi è un monumento nazionale e per il ciclismo è una Monumento e basta. La Jumbo-Visma è la squadra da battere sulla base di quello che i suoi uomini hanno fatto vedere nelle ultime settimane. Dylan van Baarle, una delle figure chiave del team, ha parlato della Ronde nel podcast In Koers dell’Algemeen Dagblad.

All’interno della Jumbo-Visma, è chiaro che la maggior parte degli occhi sarà puntata su Wout Van Aert, ma la squadra può contare anche sullo stesso van Baarle, su Tiesj Benoot, Christophe Laporte e Nathan Van Hooydonck. Anche van Baarle, Benoot e Laporte hanno vinto in questa primavera, rispettivamente la Omloop Het Nieuwsblad (van Baarle), la Kuurne-Brussels-Kuurne (Benoot) e la Gand-Wevelgem (Laporte).

Tuttavia, Van Aert, primo nella E3 Saxo Classic, sembra essere il grande favorito per il Giro delle Fiandre. «Se Wout vince il Fiandre, tutti avranno una settimana di ferie. Una settimana di festa», ha riso Van Baarle. «Possiamo arrivare al finale con quattro o cinque ragazzi della nostra squadra e poi dobbiamo usare la nostra forza. Wout deve quindi utilizzarci, ma anche noi facciamo lo stesso con lui. È chiaro che Wout è il leader assoluto».

Ma come sta effettivamente Van Baarle? L’olandese è caduto sul pavé dello Stationsberg alla E3 Saxo Classic e non è riuscito a proseguire. «Sénéchal è caduto. Ero all’interno e ho cercato di rimanere in equilibrio, ma qualcuno dietro di me mi ha buttato giù dalla bici. È stato un incidente molto stupido, perché era evitabile. Ho subito avuto molti problemi con il ginocchio, quindi non sono riuscito ad alzarmi da solo. Tutto sommato, alla fine è andata piuttosto bene. Sabato ho potuto pedalare di nuovo per due ore. Ora la mia spalla in realtà mi dà più fastidio del ginocchio o dell’anca».