Tempo da lupi, con pioggia e vento forti, alla Gand-Wevelgem: caduta per Filippo Ganna a 141 chilometri dal traguardo, in prossimità del primo tratto di pavé, il Veurnestraat. Il campione della Ineos non ama questo tipo di condizioni climatiche, lo ha detto spesso, anche questa mattina prima del via («In Italia adesso ci sono venti gradi e il sole, qui è completamente diverso. Preferisco il clima italiano, ma sarà lo stesso per tutti. Vedremo»): al momento della caduta era nella prima parte del gruppo ed è scivolato sull’asfalto bagnato durante una curva verso destra. Ganna si è poi ritirato. Al momento della scivolata la velocità del gruppo non era altissima, ma Pippo è apparso dolorante, ha sicuramente sbattuto con violenza il ginocchio destro. Le sue condizioni tengono in apprensione in vista del grande obiettivo della sua primavera, la Parigi-Roubaix del giorno di Pasqua. I programmi di Filippo, prima di questa caduta, prevedevano la Dwars door Vlaanderen di mercoledì e poi l’Inferno del nord. Senza Pidcock, alla Gand-Wevelgem era proprio il corridore piemontese il leader della Ineos Grenadiers. Due cadute anche per Jonathan Milan, che alla seconda – a 124 km dal termine insieme a Allegaert, Kwiatkowski e altri – si è arreso. Alle 16.09, con 33 km di corsa ancora da percorrere, sono arrivate notizie incoraggianti dalla Ineos Grenadiers: «Siamo lieti di dire che i nostri corridori stanno bene. Michal è stato curato per le abrasioni della pelle ma non ha segni di commozione cerebrale ed è tornato sull’autobus della squadra. Filippo ha colpito il ginocchio nell’incidente e ha un leggero gonfiore, ma non ha segni di frattura o danni muscolare. Entrambi sono stati curati dal nostro medico sul bus della squadra e saranno rivalutati al loro arrivo al nostro hotel. Guarite presto ragazzi!». Quanto a Milan, è Simona Mazzoleni della Bahrain Victorious ad aggiornarci: Jonathan ha abrasioni alle gambe che non richiedono cure particolari.
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