MILANO-SANREMO 2023 / Le pagelle: l’impresa di Van der Poel (e di Ganna) ha oscurato la corsa di tutti gli altri

Il podio della Milano-Sanremo 2023: da sinistra a destra Filippo Ganna, secondo, Mathieu van der Poel, primo, Wout van Aert, terzo
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Una Milano-Sanremo corsa tutta d’un fiato: seconda media più alta di sempre: 45,773. Clima primaverile e sulla riviera vento a favore. Squadre che facevano l’andatura per “controllare” il gruppo, altre che favorivano i ritmi alti per “appesantire” la corsa e si è arrivati all’epilogo con corridori che appena si è accesa la corsa hanno pagato il conto della fatica. Mentre dietro i ritardatari si perdevano nel paesaggio, gli attesi protagonisti hanno saputo regalare un finale strepitoso che ha premiato il più forte, il più coraggioso, il più spettacolare.

Mathieu Van der Poel 10 – Ha vinto una splendida Milano-Sanremo correndo in maniera intelligente e compiendo una vera e propria impresa. Tenere bene sul Poggio dove la Uae aveva sferrato il suo potente attacco non era facile, ma non solo ha saputo tenere la ruota con sicurezza, ma è riuscito ad attaccare Pogacar al momento giusto precipitandosi in una discesa che gli ha consentito di guadagnare il vantaggio necessario ad alzare le braccia in Via Roma. Una dimostrazione di forza e di intelligenza tattica

Filippo Ganna 9 – Filippo era atteso alla prova della strada. Si conoscono le sue grandi potenzialità e le attese non sono andate deluse. Ha corso con grande intelligenza tattica, ma soprattutto ha dimostrato la sua forza riuscendo a tenere le ruote sul Poggio, quando sono emersi i grandi campioni, su un terreno che non è certo il più congeniale a lui. Un secondo posto di grande valore, anche alla luce del valore di chi ha battuto, e soprattutto una condotta di gara che autorizza grandi speranze per le prossime classiche.

Tadej Pogacar 7 – Era tra i grandi favoriti e forse il più controllato dopo la marcia trionfale vissuta alla Parigi-Nizza. Ha fatto la corsa che ci si aspettava dovesse fare e con la squadra ha cercato di creare le premesse per la sua azione sul Poggio. Gli è però mancato qualcosa quando Van der Poel è scappato via e non ha avuto la forza di prenderne le ruote. Nella discesa ha solo aggravato il distacco.

Wout Van Aert 6 – E’ il grande sconfitto della giornata. Va ammirato per la caparbietà con cui fino alla fine ha cercato di rientrare nella lotta per la vittoria, ma ha dimostrato di essere, tra i quattro grandi protagonisti di giornata, quello che ha sofferto di più. Si è staccato sul Poggio, ma è riuscito a rientrare. Ha lottato con grinta, ma gli è mancato qualcosa. E con onestà sul traguardo ha riconosciuto i meriti del vincitore.

Alberto Bettiol 6 – La squadra lo ha protetto bene e lui ha corso con intelligenza davanti, ma senza scoprirsi mai. Nel finale però davanti ai fenomeni anche lui ha dovuto arrendersi.

Matej Mohoric 6 – Sul Poggio ha provato ad accarezzare il sogno di ripetersi. Si è portato davanti cercando di ripetere l’azione dell’anno passato. Ma questa volta ha dovuto rinfoderare le sue ambizioni. Quando è partita la Uae è scomparso nelle retrovie.

Fernando Gaviria 4 – In quella che dovrebbe essere la classica più adatta alle sue caratteristiche si stacca già prima della Cipressa. Considerando lo sviluppo della corsa la sua difficoltà si può spiegare solo con una condizione approssimativa, un errore grave per un corridore con la sua esperienza.

Arnaud De Lie 4 – Si era presentato alla partenza come un pericoloso avversario che già aveva vinto tanto. Ma le sue ambizioni si sono sciolte già sulla Cipressa. Per aspirare alla Milano-Sanremo deve alzare il suo livello di affidabilità.

Matteo Trentin 5 – Si è visto poco. Un peccati perché una sua condotta più brillante avrebbe forse reso la corsa di Pogacar meno amara.

Kragh Andersen 7 – E’ stato l’uomo in più di Van der Poel. Gli è sempre stato al fianco nelle fasi più delicate proteggendolo e dandogli sicurezza. Creando comunque le premesse perché potesse prepararsi al finale con tutte le energie necessarie. Ed in più corona la sua prestazione con un eccellente quinto posto.

Peter Sagan 5 – Ha corso al coperto per tutta la giornata ed ha avuto al suo fianco compagni pronti a sostenerlo. Lui stesso ha ammesso che nel finale però non aveva la sua gamba migliore.

Florian Senechal 7 – Una grande tirata tra la Cipressa ed il Poggio portandosi dietro tutto il gruppo con le sue tensioni all’incombere degli attimi decisivi per favorire il suo capitano, Alaphilippe. Purtroppo la sua grande azione si è rivelata inutile.

Abbiategrasso 9 – Per la prima volta la Milano-Sanremo tradisce il capoluogo lombardo per la gentile città della periferia. L’accoglienza non poteva essere migliore. Tanta gente. Tanto entusiasmo. E finalmente il ritorno dei corridori mostrati al pubblico nel giorno di vigilia.