Prove generali di Parigi-Roubaix oggi nel nord della Francia, sul pavé. Il Grand Prix de Denain negli ultimi cento chilometri ne presenta 22 chilometri di pietre, distribuiti su due anelli identici per un totale di dodici sezioni di pavé. Nel finale è atteso con impazienza il tratto di Miang-Quérénaing (2.500 metri) con un altissimo grado di difficoltà. Un’ultima occasione di fare la differenza i corridori ce l’avranno ad Aversnes-le-Sec-Hordain (1.800 metri) a poco più di dodici chilometri dal traguardo.
Grand Prix de Denain: storia
A vincere il primo Grand Prix de Denain nel 1959 fu l’irlandese, Seamus Elliot, l’uomo che quasi riuscì a diventare campione del mondo a Salò nel 1962, il primo ciclista irlandese a indossare la maglia gialla al Tour de France e che nel 1971, appena un anno dopo essersi ritirato dalle corse, fu trovato morto vicino a un fucile a Dublino. Suicidio, fu la conclusione degli inquirenti. Tra le ultime imprese, impossibile non ricordare quella di Mathieu van der Poel nel 2019: ancora ammaccato e graffiato da una pesante caduta a Nokere Koerse, Mathieu andò all’attacco all’inizio con la sua maglia di campione olandese e riuscì a chiudere trionfalmente un magnifico assolo di dieci chilometri nel suo stile. L’edizione 2022 del Grand Prix de Denain venne vinta dal tedesco Max Walscheid (Cofidis) davanti al belga Dries De Bondt e al francese Adrien Petit.
Favoriti
Per questa 64a edizione al via diciannove squadre. Tra velocisti e specialisti del pavé, grande favorito è Olav Kooij. Il giovane olandese della Jumbo-Visma è solo alla sua seconda stagione completa tra i professionisti, ma ha già sedici vittorie all’attivo a 21 anni. La scorsa settimana ha vinto alla Parigi-Nizza, davanti a Mads Pedersen e a Tim Merlier. Kooij è molto più di un semplice velocista. Alle sue spalle Hugo Hofstetter, Juan Sebastián Molano, Max Walscheid, Jenthe Biermans, Milan Menten e ancora Paul Penhoët, Bram Welten, Dries De Bondt, Taco van der Hoorn.
Due soli italiani, entrambi veneti, sono riusciti ad aggiudicarsi questa prestigiosa classica: Endrio Leoni nel 2000 e Alberto Vinale nel 2002. Ultimo corridore di casa nostra sul podio, Francesco Chicchi, terzo nel 2014. Al via quest’anno appena 5 italiani: si tratta di Nicolò Parisini della Q36.5 e dei 4 portacolori del Team Corratec, Nicolas Dalla Valle, Giulio Masotto, Lorenzo Quartucci e Samuele Zambelli.
Orari e tv del Grand Prix de Deanin
Il via alle 11.05, arrivo stimato tra le 11.35 e le 11.50. La corsa sarà visibile in tv a partire dalle ore 14 su Eurosport 2 e in streaming su Discovery Plus e GCN Plus.
Tratti in pavé
1. Avesnes-les-Aubert-Carnières (2.300 m)
2. Quievy-Viesly (3.700 m)
3. Saint-Python (1.500 m)
4. Haussy-Haussy (800 m)
5. Vertain-St-Martin-sur-Ecaillon (2.300 m)
6. Escarmain-Pont-à-Pierres (1.400 m)
7. Capelle-Ruesnes (1.600 m)
8. Quérenaing-Verchain-Maugré (1.600 m)
9. Miang-Quérénaing (2.500 m)
10. Monchaux-sur-Écaillon (1.600 m)
11. Haspres-Thiant (1.700 m)
12. Aversnes-le-Sec-Hordain (1.800 m)