Per il Tour de France finire lontano da Parigi è una prima volta storica. Come sappiamo però l’edizione 2024 che prenderà il via dall’Italia sarà del tutto speciale: la concomitanza con le Olimpiadi ha costretto gli organizzatori a spostarsi verso il sud del Paese con un gran finale in Costa Azzurra.
Il weekend inizierà sabato con una tappa di montagna piuttosto corta, ma altrettanto dura. Saranno 132 i chilometri da affrontare con Col de Braus, Col de Turini dove Egan Bernal ha indossato la maglia gialla della Parigi-Nizza nel 2019 e Roglic nel 2022, Col de La Colmiane e Col de la Couillole, che pochi giorni fa ha visto Pogacar a braccia alzate. E ci sarà anche uno sconfinamento nel Principato di Monaco.
Infine l’ultima tappa, una cronometro individuale tra le strade di Nizza. Resta da vedere se le posizioni della classifica generale in quella fase renderanno possibile, probabile o irrealistico che la maglia gialla passi di mano nell’ultima tappa del Tour come accadde nel 1968 con Jan Janssen su Herman Van Springel; Greg LeMond su Laurent Fignon nel 1989; Cadel Evans su Andy Schleck nel 2011; e più recentemente Tadej Pogacar in una battaglia tra sloveni contro Primoz Roglic nel 2020. Gli stessi due forse si affronteranno nel 2024.
In questo sforzo finale di 35,2 km, i corridori dovranno dare il massimo su salite familiari ai clienti abituali della Parigi-Nizza: La Turbie e il Col d’Eze fanno infatti parte del percorso che li condurrà rapidamente a Nizza e Place Masséna.
