Giulio Ciccone è tranquillo e soddisfatto al termine della quinta tappa Morro d’Oro-Sassotetto. La paura per il gonfiore al ginocchio sembra alle spalle e l’abruzzese può sorridere per una prova sicuramente ottima. Ha tenuto il passo dei migliori e nel finale ha anche sprintato per la vittoria.
Solo Primoz Roglic ha fatto meglio di lui, segno che Giulio sta bene ed è motivato, nonostante una tappa durissima e con condizioni meteo sicuramente avverse. «Il meteo oggi non ha aiutato, ha reso imprevedibile il finale e lo ha reso davvero duro. Il gruppo nel finale era selezionato, ma folto. Fino all’ultimo chilometro infatti non era possibile fare la differenza, ci ha provato Caruso ma lo abbiamo ripreso andando su regolari, senza scatti.
«Tutti esitavano a partire per paura di fare uno sforzo eccessivo, ma poco utile. Damiano è stato molto coraggioso ed è partito molto forte, sarebbe potuto arrivare senza un po’ di collaborazione dietro. Il mio attacco? Volevo rompere l’equilibrio, ma a posteriori avrei potuto dare seguito all’azione per evitare quel controllo eccessivo che ha permesso ad altri di rientrare.
E come non pensare anche alla classifica generale? Ciccone ora si trova in nona posizione a ventiquattro secondi da Primoz Roglic. Non sarà semplice, ma il podio è distante soli dodici secondi e la tappa dei muri presenta vari trampolini di lancio per provare un’azione.
«A mio avviso quella di domani sarà la tappa più dura di questa Tirreno-Adriatico. La classifica è estremamente corta e qualcosa succederà. Anche io voglio giocarmela».