Nella UAE Team Emirates c’è preoccupazione per Juan Ayuso: il giovane spagnolo sta ritardando il suo ritorno alle corsa, non prenderà parte neanche alla Volta a Catalunya.
Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard si stanno sfidando alla Parigi-Nizza dopo aver conquistato rispettivamente il Giro dell’Andalusia e O Gran Camiño, Primoz Rogllic ha ripreso alla Tirreno-Adriatico, Enric Mas ha già sfidato Pogacar sulle rampe della Vuelta a Andalucía, Remco Evenepoel è stato il primo a rientrare, al Tour de San Juan. Per non parlare di quei due, Wout Van Aert e Mathieu van der Poel, già su strada dopo aver illuminato la stagione del ciclocross. Lo stesso Filippo Ganna è tornato a dominare a cronometro. Insomma, tutti i migliori sono già entrati con forza nelle competizioni. Invece Juan Ayuso, il nuovo talento del ciclismo spagnolo, manca all’appello: non sappiamo ancora quando correrà.
Nella direzione tecnica della UAE c’è preoccupazione per la situazione dello scalatore cresciuto a Jávea. Ayuso ha iniziato la pre-stagione in ritiro con la sua squadra ad Alicante. Tutto stava procedendo regolarmente fino a quando Juan, a metà gennaio, ha iniziato a sentire fastidio al tendine d’Achille della gamba destra. Quella battuta d’arresto ha portato lo scalatore ad abbandonare la Vuelta de la Comunitat Valenciana, a fine gennaio. «Juan Ayuso avrebbe dovuto iniziare la sua stagione qui, ma ha sofferto di tendinite, quindi preferiamo non affrettarci a gareggiare. Juan è di buon umore e non abbiamo dubbi che sarà pronto molto presto», ha spiegato all’epoca il direttore della UAE Joxean Fernández Matxin sul sito web del team.
Da allora sono passati 35 giorni e la situazione non è migliorata. Ayuso rimane inattivo e non ha una data di ritorno. L’intenzione degli Emirati Arabi Uniti era quella di partecipare alla Volta a Catalunya, che inizierà il 20 marzo, ma è già stata esclusa, come ha confermato lo stesso Matxin a El Mundo parlando da Fontainbleau, la cittadina francese dove si è conclusa la seconda tappa dalla Parigi-Nizza. «Juan continua con disagio, si allena, ma quando il carico di lavoro aumenta soffre e compare il dolore. Non sappiamo esattamente cosa gli stia succedendo. Ci si aspettava che il disagio scomparisse, ma non è così. L’idea, dopo non aver potuto partecipare alla Vuelta de la Comunitat Valenciana, era per lui partire dalla Volta a Catalunya, ma non sarà possibile. Né possiamo garantire che andrà nei Paesi Baschi», ha aggiunto Matxin.
La tendinite è un’infiammazione dei tessuti fibrosi che attaccano i muscoli alle ossa. Gli specialisti sottolineano che, generalmente, questo infortunio può guarire in due settimane, motivo per cui sono sorpresi dall’evoluzione della battuta d’arresto di Ayuso. I medici della squadra sanno che c’è il pericolo di una ricaduta se torna troppo presto all’attività sportiva, ma non credono che sia così per il corridore spagnolo.
Questa tendinite ha stravolto la programmazione di una stagione che dovrebbe servire ad allungare l’ottima prestazione offerta lo scorso anno, dove Ayuso ha battuto preziosi record nel ciclismo moderno. Nella Vuelta 2022, a 19 anni e 360 giorni, è diventato il secondo corridore più giovane a salire sul podio in una delle tre tappe principali. Il giovane talento spagnolo ha fissato la Vuelta a España come suo obiettivo principale quest’anno, dove dovrebbe essere il leader della UAE.