STRADE BIANCHE 2023 / Borgato: «Kopecky super favorita, ma occhio a Persico e Pieterse»

Il gruppo alla Strade Bianche Donne 2022 (foto: LaPresse)
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La Strade Bianche apre il calendario italiano del WorldTour e sugli sterrati del senese, antipasto della classiche del Nord, si annuncia grande spettacolo.

Purtroppo l’Italia ha perso alla vigilia una delle grandi favorite, quell’Elisa Longo Borghini che in otto edizioni della corsa ha messo in fila una vittoria (2017), un secondo posto (2021), due terzi (2015 e 2018) e nelle restanti partecipazioni è sempre stata nelle top five, a parte l’ottava piazza dello scorso anno. La stessa Elisa nel dare la notizia del forfait per influenza ha tenuto a sottolineare come la Strade Bianche fosse la sua corsa favorita. Peccato, perché la campionessa di Ornavasso aveva iniziato la stagione in grande spolvero come conferma anche Giada Borgato, l’ex ciclista padovana che adesso commenta le corse per RaiSport.

«Eh sì, Elisa all’Uae Tour volava, aveva una grande condizione e se la sarebbe sicuramente giocata, questo stop non ci voleva. La corsa perde sicuramente una delle super favorite».

E senza Longo Borghini salgono ancora di più le quotazioni di Lotte Kopecky, la belga della Sd Worx che lo scorso anno ebbe la meglio all’ultima curva su Annemiek Van Vleuten.

«Kopecky è la favorita numero uno – conferma Borgato – per vincere bisogna staccarla perché se la porti all’ultima curva è finita: la prende in testa e non la batte nessuno. Lotte ha una gamba stratosferica, agli europei di pista è andata fortissimo (ha vinto l’oro nell’eliminazione e il bronzo nella corsa a punti, ndr), è un gatto ed è anche molto magra: secondo me farà una campagna del Nord impressionante».

Le prove generali la belga le ha fatte alla Het Nieuwsblad: rientrata di forza su Arlenis Sierra sul mitico Kapelmuur ha poi contrattaccato sul Bosberg trionfando in solitudine. Inutile dire che Lotte ha le caratteristiche giuste per imporsi nella classica senese.

«La Strade Bianche non è per tutte – taglia corto Borgato – E’ una corsa per atlete che non hanno paura: bisogna essere scaltre, forti, esplosive, perché alla fine sono tutti strappi brevi ma impegnativi. Poi però oltre alla forza ci vuole una certa dose di fortuna...».

Le altre naturalmente non staranno a guardare, a cominciare dalla campionessa del mondo Annemiek Van Vleuten che in Piazza del Campo ha già trionfato nel 2019 e nel 2020 e lo scorso anno fu battuta proprio da Kopecky. Un tris in maglia iridata, per la fuoriclasse olandese che a ottobre ha compiuto 40 anni e a fine stagione si ritirerà, sarebbe l’ennesima perla che andrebbe a impreziosire un palmares stellare.

«Van Vleuten farà la sua corsa cercando di attaccare sugli ultimi strappi – spiega Borgato – ma attenzione anche all’altra olandese della Movistar, Floortje Mackaij che se avrà un po’ di spazio potrà fare bene. Non mi aspetto invece molto da Cecilie Ludwig, la leader della Fdj-Suez, che mi sembra ancora indietro. Poi c’è la polacca Katarzyna Niewiadoma (tre volte seconda dal 2016 al 2018 e terza nel 2019, ndr), ma è alla seconda corsa della stagione, difficile fare un pronostico. Dipende da come va, perché nella Canyon//Sram Racing c’è anche Soraya Paladin che all’Uae Tour ha dato ottimi segnali».

E a proposito di Paladin apriamo il capitolo italiane. C’è l’incognita Elisa Balsamo, che alla Strade Bianche non ha mai fatto grandi risultati, ma che comunque è in grande condizione. E poi un nome su tutte, quello di Silvia Persico, la capitana della Uae Team Adq.

«Balsamo se tiene sulle ultime salite può far bene. Vedo meglio Persico. Viene dalla stagione del ciclocross, all’Uae Tour è andata forte, se la può giocare. E’ chiaro che chi fa certi risultati nel cross alla Strade Bianche trova terreni favorevoli e infatti bisogna tener d’occhio le crossiste della Fenix-Deceuninck, a cominciare da Puck Pieterse (oro ai mondiali di ciclocross U23 nel 2022 e argento quest’anno a Hoogerheide dietro Fem Van Empel, ndr), potrebbero arrivare grandi sorprese…».