Lefevere ancora contro Alaphilippe: «Ha vinto nove corse in tre anni, non l’ho preso in squadra per questo»

Lefevere
Patrick Lefevere, in una foto d'archivio, al Giro d'Italia del 2021
Tempo di lettura: < 1 minuto

Patrick Lefevere torna ancora una volta a parlare di Julian Alaphilippe e delle poche vittorie conquistate per la Quick-Step nelle ultime stagioni. Il team manager rincara la dose e allarga il discorso anche al danese Kasper Asgreen, anche lui colpevole di scarsi risultati.

«Alaphilippe dice che non abbiamo parlato di futuro? Falso, lo abbiamo fatto – ha detto Lefevere a Sporza – Erano presenti anche il suo manager e sua moglie Marion Rousse. Ho detto a Julian che non ero affatto contento delle sue prestazioni. Capisco malattie e cadute, ma basta nascondersi dietro queste scuse. Ho detto solo la verità, io non me la prendo con chi è infortunato, ma se hanno un lauto stipendio, qualcosa posso e devo dire. Nella scorsa stagione ha vinto due gare, l’anno precedente ne ha vinte quattro e quello ancora prima tre. Non l’ho preso in squadra per questo».

Ma non è certo finita qui. Attaccato, come dicevamo, anche Kasper Asgreen. «Con lui il discorso è ancora più complicato. Voleva andare a tutti i costi al Tour de France dopo la caduta al Giro di Svizzera. C’era la Grand Départ in Danimarca, la corsa passava sotto casa sua: avrebbe ucciso per esserci. Solo che non era al meglio e io stesso gli ho detto di ritirarsi. Solo che non gareggia da quel giorno, sono sei mesi che non corre eppure lo stipendio continua a percepirlo. C’è una clausola che permette alle squadre di dimezzare il salario dopo tre mesi di assenza, e di azzerarlo dopo sei. Io non l’ho mai fatto, ma ci sto pensando per il futuro».