Nella terza tappa del Tour Down Under succede di tutto. I protagonisti della fuga di giornata sono Felline (Astana) e Honoré (Education First). A trentacinque chilometri dall’arrivo di Campbelltown, il danese semina l’italiano in un tratto di salita e rimane da solo al comando finché, dieci chilometri più tardi, non viene ripreso definitivamente dal gruppo.
Qualche attimo prima del ricongiungimento, le telecamere inquadrano due corridori dell’Astana fermi a bordo strada: sono Basso e Moscon, dei due il più dolorante, costretto al ritiro da una forte botta alla spalla.
Ma è sulla salita finale, Corkscrew Road (già affrontata dalle donne nell’ultima frazione), che la bagarre si accende.
Dennis, il leader della generale, sembra appesantito e difatti non è nelle prime posizioni del gruppo quando, ad un chilometro circa dalla cima, Vine affonda il colpo seguito da Simon Yates. Dal Gran Premio della Montagna mancano soltanto sette chilometri, tutti in discesa, all’arrivo. Ed è lì che, grazie al suo passo, Bilbao rientra sui due battistrada.
La picchiata è folle e lo spagnolo fa valere le sue doti di discesista. Nella volata finale, Vine perde subito le ruote degli altri due e alla fine è Bilbao ad anticipare Yates di pochi centimetri. Matthews, quarto, regola a 28″ i primi inseguitori. Primo degli italiani è Tiberi, brillante settimo (e adesso ottavo in classifica generale).
Dennis chiude 47° a 1’24” da Bilbao, quindi il nuovo leader diventa Vine con 15″ di vantaggio proprio sul basco della Bahrain-Victorious. Terzo Yates a 16″. Domani in programma la quarta tappa, la Port Willunga-Willunga Township di 133,2 chilometri. Il finale tira all’insù, ma complessivamente è una delle giornate più semplici.
