
Se inizialmente il Tour Down Under era una corsa di secondo piano principalmente dedicata ai corridori australiani, in brevissimo tempo è riuscita a scalare le gerarchie, entrando nel circuito World Tour e rappresentando il debutto stagionale di alcuni tra i migliori ciclisti internazionali.
Dal 1999 dunque, anno in cui la corsa australiana è stata istituita, è stato un continuo crescendo con grandi nomi capaci di trionfare dopo le sei tappe in programma. Alcuni passaggi, come la salita di Willunga Hill, sono già entrati nel cuore degli appassionati.
L’albo d’oro del Tour Down Under non è affatto male. Dal primo successo del padrone di casa Stuart O’Grady fino al bis di Richie Porte nel 2020, ultimo anno in cui la corsa si è disputata. Nelle due stagioni successive infatti il Covid non ha permesso agli organizzatori di allestire in sicurezza l’evento.
Nel mezzo troviamo i nomi di Luis Leon Sanchez (2005), André Greipel (2008) in una edizione principalmente dedicata ai velocisti e Rohan Dennis (2015).
Il record di successi però appartiene a un altro australiano, Simon Gerrans, capace di far sua la corsa per ben quattro volte nel 2006, 2012, 2014 e 2016. Dietro Gerrans, ecco con due successi Richie Porte (2017 e 2020), Daryl Impey (2018 e 2019), André Greipel (2008 e 2010) e Stuart O’Grady (1999 e 2001).
Un solo successo per Gilles Maignan (2000), Michael Rogers (2002), Mikel Astarloza (2003), Patrick Jonker (2004), il già citato Sanchez, Martin Elmiger (2007), Allan Davis (2009), Cameron Meyer (2011) e Tom Jelte-Slagter (2013).