Da ventitré anni François Lemarchand – con l’aiuto di Yannick Talabardon – progetta la corsa che segna il ritorno della primavera: la Parigi-Nizza. E il suo tocco si ritrova nel corso di questa edizione speciale in quanto la gara celebra quest’anno il suo 90° anniversario. Si può riassumere in due parole: varietà ed equilibrio.
La Race to the Sun, una volta considerata una gara di preparazione per le classiche e i Grandi Giri, è diventata un obiettivo importante che incorona corridori versatili, come è avvenuto per Primoz Roglic lo scorso anno. «Il mio obiettivo è disegnare un percorso a tutto tondo per un ciclista a tutto tondo», ha spiegato François Lemarchand. Di conseguenza, i contendenti che succederanno a Primoz Roglic hanno molto da aspettarsi. Ce n’è per tutti i gusti, dalla partenza a La Verrière domenica 5 marzo fino all’arrivo sulla Promenade des Anglais una settimana dopo.
La grande novità di questa edizione è il ritorno della cronometro a squadre, trent’anni dopo l’ultima volta. La decisione è stata imposta dal terreno di Dampierre-en-Burly, perfettamente adatto a uno sforzo del genere, ma anche dal desiderio di fare qualcosa di diverso. Invece di essere preso sul terzo o quarto corridore arrivato, i tempi in questa crono verranno registrati al primo corridore di ogni squadra a tagliare il traguardo. Ciò dovrebbe costringere ogni squadra ad adottare la migliore strategia. L’innovazione dovrebbe anche impedire a un’intera squadra di conquistare la classifica generale, mentre è probabile che la gerarchia venga rimescolata il giorno successivo, quando il gruppo cambierà marcia per affrontare una nuova scalata.
La Loge des Gardes, nel dipartimento dell’Allier, è probabilmente la stazione di sport invernali più vicina a Parigi (390 km) e la salita che vi conduce è sicuramente la più dura attorno alla capitale francese. Con i suoi 6,7 km di lunghezza e il 7,1% di pendenza media, questa salita molto promettente dovrebbe sistemare la classifica generale in vista della resa dei conti del fine settimana.
Il piatto forte di questa 81ª Parigi-Nizza sarà il menu di sabato con il Col de la Couillole, in cima al quale Richie Porte ha vinto nel 2017 mentre Sergio Henao ha conquistato la maglia di leader. A quota 1.678 m, il passo è ancora il più alto mai salito nella Parigi-Nizza e potrebbe incoronare ancora una volta il futuro vincitore, a meno che il finale di domenica sulle alture di Nizza, via Col d’Eze, non offra ancora una volta un finale mozzafiato.
Velocisti e finisseur non sono stati dimenticati. A seconda delle condizioni di gara, i primi potrebbero trovare terreno adatto nelle prime due tappe con arrivo a La Verrière e Fontainebleau, ma anche nella quinta tappa, che si conclude a Saint-Paul-Trois-Châteaux. Gli specialisti della fuga, che possono puntare sulla Loge des Gardes, saranno protagonisti venerdì tra Tourves e La Colle-sur-Loup, una tappa senza tregua e un dislivello di 2.750 m, un perfetto assaggio del fine settimana che ci attende.
Parigi-Nizza 2023: le tappe
5 Marzo, tappa 1: La Verrière > La Verrière, 169,4 km
6 Marzo, tappa 2: Bazainville > Fontainebleau, 163,7 km
7 Marzo, tappa 3: Dampierre-en-Burly > Dampierre-en-Burly (TTT), 32,2 km
8 Marzo, tappa 4: Saint-Amand-Montrond > La Loge des Gardes, 164,7 km
9 Marzo, tappa 5: Saint-Symphorien-sur-Coise > Saint-Paul-Trois-Châteaux, 212,4 km
10 Marzo, tappa 6: Tourves > La-Colle-sur-Loup, 197,4 km
11 Marzo, tappa 7: Nice > Col de la Couillole, 142,9 km
12 Marzo, tappa 8: Nice > Nice, 118,4 km
Le squadre invitate? Le stesse del Tour de France 2023, presentate alcuni giorni fa!